Con gli antifascisti ucraini. Onore ad Andrej Braževskij
Solidarietà ai compagni ucraini impegnati nella lotta al fascismo, foraggiato da USA ed Europa.
Andrej Braževskij, compagno rivoluzionario di Borotba ha perso la vita lottando contro i nazisti ad Odessa.
Esprimiamo solidarietà a Borotba, ribadendo che l’unico fascista buono è quello morto.
La tua morte Andrea, ne siamo certi, sarà vendicata.
PCL Frosinone
Il comunicato di Borotba in ricordo di Andrej
«Andrej Braževskij è stato ammazzato ad Odessa dai neonazisti. Con altri compagni di Borotba, stava difendendo il Campeggio “Kulikova Fields”. Insieme a loro, a causa dell’assalto di forze soverchianti neonaziste che hanno attaccato e bruciato le tende del campeggio, si dovette ritirare verso la Casa dei sindacati.
Successivamente i neonazisti hanno attaccato la Casa dei Sindacati dandola alle fiamme. Durante l’incendio, Andrej si era rifugiato su uno dei piani superiori. Si è gettato dalla finestra per sfuggire al fuoco. Dopo essere precipitato a terra, Andrea era ancora vivo. Le bestie neo-naziste si sono quindi accanite su di lui, uccidendolo.
Andrea era un compagno fedele, coraggioso, disciplinato. Ha lavorato come programmatore, ma la sua vera vocazione era l’attività politica militante. Andrea era un comunista convinto, che aveva dedicato un sacco di tempo alla auto-educazione, a leggere i classici del marxismo, nonché dei moderni autori di sinistra. Odessa ricorda questo ragazzo modesto, intelligente, che è sempre voluto stare in prima linea.
Quando il potere in Ucraina è passato alle forze neo-naziste, Andrea si è arruolato nelle milizie popolari di Odessa per difendere la città dagli squadristi nazisti. Purtroppo, quel giorno fatale, la superiorità, era dei nostri nemici.
Nella vita e nella morte, Andrej ha mostrato quale dev’essere il percorso del vero combattente comunista.
Andrej, la tua morte non rimarrà impunita.
I neo-nazisti non saranno padroni nelle nostre città, nelle nostre strade.
Ci impegniamo a ricordare ed a combattere.
Eterna memoria a te, Andrej».
Associazione Borotba