Non si vergognano mai…
di Frecciarossa e Volodia
Sul Corriere di Romagna del 23 settembre abbiamo appreso di come Cesare Scaioli, direttore dello stabilimento Electrolux di Forlì (dal 15 di settembre), abbia manifestato la propria soddisfazione per “un anno di lavoro senza incidenti nello stabilimento di Villanova”.
Anche noi del Partito Comunista dei Lavoratori siamo contenti della diminuzione degli infortuni sul lavoro, ma non per gli stessi motivi del direttore dello stabilimento. Ogni infortunio si traduce infatti in una perdita economica per l’azienda, dato che il datore di lavoro deve pagare per i primi quattro giorni di assenza del lavoratore infortunato. Una soddisfazione non del tutto disinteressata quindi.
L’aumento della sicurezza dato dai nuovi macchinari è solo una foglia di fico per mascherare l’aumento dei ritmi di lavoro previsto dall’accordo di maggio, che si traduce inevitabilmente in un maggiore stress psico-fisico per i lavoratori e in un peggioramento delle malattie professionali.
Invitiamo i lavoratori a non cadere nel tranello: l’attenzione alla “sicurezza” di cui si vanta l’azienda è in realtà solo attenzione ai propri profitti. Dell’effettivo peggioramento delle condizioni di lavoro degli operai all’azienda non interessa, dato che non costituisce una perdita, bensì un utile: i lavoratori presto inizieranno a produrre in 6 ore quello che prima producevano in 8. Anche in questo caso con la piena soddisfazione della direzione.
Solo con una produzione gestita dai lavoratori, non finalizzata al profitto di pochi, si potrà fare una vera lotta agli infortuni e alle malattie professionali, creando condizioni di lavoro che siano veramente rispettose del benessere dei lavoratori e dell’ambiente.
Il PCL rivendica una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario come leva per l’occupazione, la diminuzione dei ritmi lavorativi e il miglioramento generale delle condizioni di lavoro. I lavoratori devono quindi riprendere in mano senza paura la propria lotta, senza rinunciare alle proprie rivendicazioni.