CISA – LA VERA NATURA DELL’ACCORDO: ABBANDONARE LE ILLUSIONI!
Quando, oramai più di un anno fa, venimmo a darvi il nostro sostegno alla lotta contro gli esuberi annunciati da CISA-ALLEGION, insistemmo in particolare su due punti fondamentali:
1 – Mettere in campo un programma di lotte decise e unitarie, con un’escalation di iniziative programmate, per durare quel proverbiale minuto in più del padrone che è il fulcro di ogni braccio di ferro contrattuale. Scioperi, picchetti, per arrivare anche ai blocchi della produzione.
2 – Non fidarsi delle lusinghe delle burocrazie sindacali, che strombazzavano l’accordo raggiunto come il migliore degli accordi possibili, senza naturalmente aver messo in campo nessuna delle iniziative di lotta che ci si aspetterebbe davanti a simili minacce padronali e accettando passivamente tutto quello che arrivava dalla multinazionale. Che guarda caso si è detta da subito molto soddisfatta.
Nulla di questo è stato fatto. Ci si aspettava che il vate Landini venisse mettere a posto magicamente una vertenza in cui era chiaro da subito che un numero enorme di lavoratori avrebbe perso il posto. E così è stato. E adesso l’azienda pretende anche le ultime briciole, come da contratto firmato. Anche in questo momento è evidente che al primo posto vengono i profitti dell’Allegion, la vostra professionalità alla ditta non serve più. Ha già avuto soldi pubblici sotto forma di ammortizzatori sociali e risparmi dal taglio del personale, e pensa già a come fare cassa con i terreni dell’area.
I sindacati anche oggi tentennano, blaterando di prolungamento della mobilità volontaria (per fare terrorismo psicologico e spingere qualche altro lavoratore alla buonauscita?). Oppure si straparla di futuri centri commerciali per assorbire i disoccupati… Come le dipendenti OMSA? Anche loro ancora in attesa dopo anni di un supermercato dove essere ricollocate? Nell’accordo non si parla di licenziamenti, ma una quindicina di teste mancano ancora all’appello. Che si fa dunque?
Noi vi confermiamo la nostra vicinanza e il nostro appoggio, e ribadiamo che non è mai tardi per incominciare a lottare e per mettere in campo l’unica forza che può fare arretrare l’azienda dai suoi propositi, la forza dei lavoratori uniti.
Occorre riprendere la lotta e opporsi ai licenziamenti, rompere quell’inerzia che fa credere che ormai, firmato l’accordo, non vi sia più niente da fare. Solo voi lavoratori potete opporre una resistenza forte allo strapotere dell’azienda.
La politica dello struzzo non paga: a chi non tocca oggi, con la tendenza che l’azienda ha inaugurato, toccherà domani o dopodomani.
PER UN FRONTE UNICO DEI LAVORATORI CISA!
RIPRENDERE LA LOTTA E OPPORSI AI LICENZIAMENTI!
ABBANDONARE LE ILLUSIONI SULLE BUROCRAZIE SINDACALI
AUTO-ORGANIZZATEVI E OBBLIGATE I VOSTRI RAPPRESENTANTI SINDACALI A LOTTARE!
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