Anche a Santarcangelo “benvenuto manganello”
Anche a Santarcangelo di Romagna la “sinistra” (senza contare il PD che non è più di sinistra da anni) rincorre la destra (anche post-fascista) sul tema della sicurezza e dà il via libera all’installazione di ulteriori telecamere di videocontrollo. Vale la pena ricordare che il videocontrollo non riduce i reati e nemmeno è così risolutivo nel caso della persecuzione del crimine. Le telecamere sono totalmente inutili. E non siamo noi a dirlo, ma i dati statistici.
Anche il vice-prefetto ammette “i reati sono diminuiti, 100 in meno rispetto al 2013”, ma non importa: l’importante è controllare…
Inoltre il videocontrollo è ampiamente utilizzato da decenni negli Stati Uniti e in Inghilterra, ma il tasso di criminalità è in aumento. Svezia, Germania, Inghilterra, Francia e Spagna hanno tassi di criminalità nettamente superiori a quelli dell’Italia.
La repressione è un tema tanto caro alla “sinistra” che oggi, purtroppo, non ha nulla da dire alla classe lavoratrice. Ed è proprio “Sinistra unita” (Sel+Pdci+PRC) che non fa più opposizione nemmeno a questa deriva autoritaria del PD.
Cosa aspettarsi dal PD che, con il Jobs Act, ha fatto tornare i diritti dei lavoratori agli anni ‘50 ? Cosa aspettarsi dal PD che non fa che ridurre gli spazi di democrazia? Solo manganello e repressione.
Noi del Partito Comunista dei Lavoratori invitiamo “Sinistra Unita” e la sinistra santarcangiolese (Anpi e la lista “Una mano per Santarcangelo” in primis) a schierarsi contro il progetto dell’amministrazione sul tema del videocontrollo, perché una sinistra degna di questo nome non deve rincorrere la destra su nessun terreno.