IL 17 aprile: un SÌ per fermare il governo Renzi in difesa dell’ambiente e contro le multinazionali

imageIl prossimo 17 aprile per il referendum nazionale sulle trivellazioni petrolifere, il PCL si schiera a favore del SÌ. La nostra posizione è nettamente contraria alle conseguenze dei decreti Sblocca Italia del Governo Renzi e vuole essere un momento di lotta non solo ambientalista ma anche contro gli interessi disastrosi di Confindustria delle multinazionali dell’energia. È in atto apertamente il tentativo da parte del governo di far fallire il referendum dando l’indicazione di astensione. È presente ancora il ricordo della vittoria del referendum nel 2011 a favore della difesa dell’acqua pubblica.


Il vero scoglio è il raggiungimento del quorum. Il 17 aprile siamo tutti chiamati a livello nazionale ad esprimerci. Il quorum necessario a rendere validi i referendum è del 50% più uno degli aventi diritto. Renzi sa benissimo come in precedenza per altri referendum su questioni che coinvolgono diritti dei cittadini su questioni ambientali come quello per la privatizzazione dell’acqua o quello contro il nucleare ad uso civile, che ha fortissime probabilità di sconfitta, se si raggiungerà il quorum. Con un colpo di mano, quindi, ha imposto la data del referendum ad aprile piuttosto che inserirlo nella data più logica delle elezioni amministrative.

Il PCL sostiene con le proprie posizioni anticapitaliste le iniziative del Comitato nazionale per il SÌ.

IL 17 APRILE FERMIAMO GLI ORRORI DEL CAPITALISMO.

ESPRIMIAMO UN SÌ AL REFERENDUM PER FERMARE LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE e un SÌ contro il governo, Confindustria e gli interessi delle multinazionali

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