Il movimento non deve cedere alle minacce del governo!
La conferenza stampa di Berlusconi e Gelmini riflette la paura del governo di fronte alla crescita impetuosa del movimento studentesco. Berlusconi minaccia l’uso della forza perché è consapevole della propria crisi di consenso sul fronte scuola.
Tanto più ora studenti e insegnanti non si facciano intimidire da Berlusconi.
La vera “violenza” è quella dei tagli all’istruzione pubblica, non l’occupazione di scuole e università a difesa dell’istruzione.
Il Partito comunista dei lavoratori dà pieno sostegno all’estensione e sviluppo della mobilitazione. Chiede alla Cgil, a tutte le forze del sindacalismo di base, a tutte le sinistre, un’immediata azione di fronte unico a difesa del movimento contro le minacce repressive del governo. Rivendica il diritto all’autodifesa di massa delle scuole e università occupate. Si impegna a favorire l’estensione delle occupazioni, la formazione di un coordinamento nazionale di
delegati eletti dalle assemblee, il proseguo a oltranza della mobilitazione sino al ritiro del decreto Gelmini.