Contro l’ordinanza dello sceriffo Conti
In merito all’ordinanza Conti che prevede da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro di multa per chi affigge volantini fuori dagli spazi consentiti, e tutta un’altra serie di “reati”, che a detta di Conti creerebbero allarme sociale!
Riteniamo che non sia un caso che lo sceriffo Conti, annunci questo “giro di vite” a pochi mesi dalle elezioni. Con questa ordinanza lo sceriffo Conti dimostra ancora una volta come la democrazia borghese sia solo formale e di facciata.
Come militanti del Partito Comunista dei Lavoratori, denunciamo che il vero allarme sociale, è costituito dall’ impedire l’affissione di un volantino. Sanzionare l’affissione di un volantino, costituisce infatti, un atto che viola la libertà d’espressione più elementare, anche perché ammettere l’affissione nei soli spazi “consentiti dallo sceriffo”, significa impedire a chi non possiede mezzi finanziari di partecipare attivamente alla politica!
Parafrasando Lenin verrebbe da dire cha la proposta dello sceriffo Conti è di fatto la libertà per i ricchi di comprare e corrompere la stampa, la libertà per i ricchi di intossicare i lavoratori con le menzogne dei giornali borghesi… la libertà per i ricchi affiggere manifesti enormi sulle principali strade della città che invitano a votare per il solito ciarpame opportunista.
E al contempo impedire a chi si oppone a tutto questo di esprimersi liberamente.
Altro che Partito Democratico, il partito dello sceriffo Conti dovrebbe essere ribattezzato in Democratici di Censo.
Il Partito Comunista dei Lavoratori, orgogliosamente unico partito autofinanziato e totalmente indipendente dalle istituzioni si batterà perché lo sceriffo ritiri l’ordinanza, perché esprimere idee e proposte deve essere un diritto anche per chi non ha sponsor tra industriali e banchieri.
comunicato stampa del PCL