Distruggere il capitalismo è la sola soluzione
Iqbal aveva appena 12 anni quando fu ucciso, ma era un combattente sociale già all’età di 10 anni. D’altra parte si è costretti a crescere in fretta se si nasce da genitori obbligati a vendere i propri figli per poter pagare i debiti.
Iqbal, costretto a lavorare incatenato a un telaio per circa dodici ore al giorno, al salario di 1 rupia al giorno, seppe ribellarsi e dare l’indicazione a chi si trovava nella sua condizione: « Non ho paura del mio padrone. Ora è lui ad aver paura di me »
L’Organizzazione Internazionale del lavoro, stima che attualmente i bambini e i ragazzini (in età compresa tra i 5 e i 17 anni) costretti a lavorare in schiavitù siano 200 milioni!
Molti minori lavorano perché le loro famiglie sono povere, ed il loro lavoro è necessario per la loro sopravvivenza.
Spesso, i minori vengono “assunti” e sfruttati perché, in confronto agli adulti, sono più vulnerabili, costano meno, ed è meno probabile che pretendano salari più alti o condizioni lavorative migliori.
Per molti è impossibile andare a scuola. L’istruzione può costare parecchio ed alcuni genitori ritengono che ciò che i loro figli potrebbero imparare sia inutile nella loro vita quotidiana e per il loro futuro.
Il lavoro minorile è un prodotto della povertà e contribuisce anche a riprodurla.
Iqbal ha indicato la via: Non aver paura della classe dominante. Perchè è la classe dominante che deve temerci
La lotta anticapitalista internazionale è la sola soluzione possibile.