Classe contro classe fino alla vittoria.
“Mentre la forza produttiva cresce in proporzione geometrica, l’estensione dei mercati progredisce, nel migliore dei casi, in proporzione aritmetica. Il ciclo decennale di stagnazione, prosperità, sovrapproduzione e crisi, sempre ricorrente dal 1825 al 1867 sembra invero aver compiuto il suo corso; ma solo per farci approdare nel pantano di disperazione d’una depressione permanente e cronica. L’agognato periodo di prosperità non vuole venire; ogni qualvolta crediamo di scorgere i sintomi che lo annunziano, questi svaniscono di nuovo nell’aria. Intanto ogni inverno che si succede torna a proporre il problema: “Che cosa fare dei disoccupati?”. Ma mentre il numero dei disoccupati cresce di anno in anno, non vi è nessuno che possa rispondere a quel problema; e possiamo quasi calcolare l’epoca in cui i disoccupati perderanno la pazienza e prenderanno la loro sorte nelle proprie mani”.
F. Engels, “Prefazione al Capitale”, 1886
I lavoratori della Alstom di Colleferro, in provincia di Roma, hanno occupato la fabbrica “trattenendo” insieme a loro i manager mandati a comuicargli la chiusura degli impianti. Nei giorni passati Sacconi aveva espressamente chiesto ai mezzi d'”informazione” di non parlare delle lotte operaie, per evitare che “l’effetto Insse” si riproducesse. Dal silenzio degli ultimi giorni si è passati all’allarme borghese, grazie a un tiepido innalzamento dello scontro.
Per quanto ci riguarda sosteniamo la lotta operaia con ogni mezzo necessario.
Radicalizzare le lotte.
I capitalisti devono pagare la crisi.
I lavoratori devo prendere il potere.