Alcoa insiste, Alcoa resiste. Con i lavoratori Alcoa per la vittoria!
I lavoratori delle aziende Alcoa di Portovesme ( Sulcis) e di Fusina ( Mestre), hanno dato vita il 26 novembre a Roma ad una manifestazione straordinariamente combattiva, a difesa del proprio posto di lavoro. Il corteo è stato prima caricato dalla polizia, nel momento in cui ha cercato di dirigersi verso l’ambasciata americana ( la proprietà aziendale è USA); poi è stato “sequestrato” per ore da polizia e carabinieri in piazza Barberini, con la totale chiusura militare della piazza da ogni lato, e il conseguente impedimento per i lavoratori ad accedere a bagni e bar.
Gli operai non solo hanno retto all’assedio, ma con un proprio servizio d’ordine munito di bastoni hanno caricato a loro volta lo sbarramento poliziesco aprendosi un varco.
La trattativa sindacale in corso ha dovuto interrompersi durante gli scontri, per poi riprendere a scontri ultimati. I giovani operai sardi,in particolare sono stati la punta di diamante della manifestazione per l’intera giornata portandovi una carica inesauribile di energia, coraggio, entusiasmo. L’atmosfera combattiva degli operai, coi relativi problemi di “ordine pubblico”, unita all’occupazione a oltranza degli stabilimenti sardi, ha avuto un’incidenza sull’esito del negoziato, al di là dei suoi limiti: l’azienda ha ritirato la cassa integrazione che aveva annunciato il giorno prima .
Naturalmente si tratta, ancora una volta, di un risultato che non risolve la questione decisiva: la garanzia del posto di lavoro e dell’insediamento produttivo. Su questo il negoziato proseguirà il 9 Dicembre. E l’esperienza dice che il gioco della azienda è quello di “usare” la forza dei lavoratori per ottenere concessioni economiche sulle tariffe in sede europea e nazionale, tenendosi le mani libere sul futuro delle proprie scelte, anche in termini di numeri occupazionali. Tuttavia dopo la prova della giornata romana, il morale dei lavoratori è alto. E la partita della lotta è tutta aperta.
Il PCL è stato l’unico partito della sinistra che ha partecipato in forma organizzata alla manifestazione degli operai Alcoa, con una delegazione nazionale ( sarda e romana), le proprie bandiere, un proprio volantino. E soprattutto con la propria partecipazione attiva a tutte le fasi della giornata, inclusi gli scontri. Costante è stato durante il corteo il dialogo con numerosi lavoratori, che hanno esplicitamente riconosciuto al PCL il fatto di essere stato presente, a differenza di altri, in tutto il corso della loro vertenza sindacale. Quando un burocrate sindacale della CISL, subito dopo gli scontri, ha pubblicamente attaccato la presenza di Marco Ferrando alla manifestazione come “portatore di zizzania”, gli operai hanno difeso apertamente il nostro compagno contro il “loro” sindacalista.
I nostri compagni sardi, già in rapporto diretto con diversi operai Alcoa del Sulcis, hanno fatto con gli operai il viaggio di andata e ritorno sui traghetti, consolidando un rapporto di solidarietà e discussione politica. E’ stata insomma una buona giornata, per gli operai , per il PCL, per il nostro radicamento nella classe.