Il centrosinistra ha sempre fallito serve una sinistra di classe
«E’ la solita storia, Ferrero e Vendola temono di essere scaricati dal centrosinistra e allora provano a riposizionarsi a sinistra», attacca Ferrando. Il suo partito, il Pcl, si candiderà da solo e fuori dai due poli di centrosinistra e centrodestra in quasi tutte le regioni. «Comunque stiamo all’opposizione», alza le spalle Ferrando.
Secondo lui l’unica collaborazione a sinistra è l’unità d’azione sul terreno sociale: «un fronte unico anticapitalista con l’obiettivo di uno sciopero generale ‘alla francese’, prolungato e non una tantum». Con Prc e altre forze di sinistra il Pcl punta sulle lotte nelle fabbriche. Attualmente Ferrando conta 300 aziende occupate in tutta Italia. «Noi proponiamo alla sinistra e a tutti i sindacati di promuovere un coordinamento nazionale di tutti i lavoratori in lotta, sostenendoli con una cassa comune e un ‘parlamento delle sinistre’, un’assemblea permanente dove concordare e discutere le iniziative comuni». Nulla di meno, nulla di più.
La linea del partito «trotskista» è la stessa di sempre: costruire «un polo di classe alternativo e autonomo dalle coalizioni della sinistra con i liberali o con i cattolici borghesi». «Questo tipo di centrosinistra – dice – è stato già sperimentato moltissime volte e ha sempre fallito, anzi, ogni volta Berlusconi è tornato al governo più forte di prima proprio perché rafforzato da quelle macerie».