FRANCESCO LORUSSO 11 MARZO 1977
“Coi bottoni dorati e gli ottoni lucenti
fischiando la marsigliese,
mentre il vento fa il solletico ai sogni
rimasti impigliati nel cancello dei denti”.
Francesco Lorusso era un militante di Lotta Continua, ucciso a 26 anni dal carabiniere Massimo Tramontani.
Era un ragazzo, uno studente di Medicina. Per Lotta Continua curava i rapporti con gli operai, soprattutto si occupava di salute in fabbrica. Quel giorno aveva studiato fino a mezzogiorno, poi era passato in piazza Verdi a ritirare il biglietto del treno speciale per la manifestazione di Roma del giorno dopo. Era nel servizio d´ordine di LC. Ha visto che c´era agitazione, è andato a vedere, e non è più tornato indietro. Un colpo di pistola vigliacco lo ha assassinato.
Francesco e’ diventato un simbolo di tutto il Movimento del 1977, di quegli anni in cui in piazza a protestare ci si scendeva davvero; di quel periodo in cui la parola “Libertà” aveva ancora il suo pieno e reale significato, perchè sei veramente libero solo quando lotti per rimanerlo
In quegli anni qualcosa di libero esisteva e resisteva ancora:c’erano le radio libere, la liberazione delle donne e quella degli omosessuali, l’amore libero, l’erba libera.
Ora tutto questo non esiste più e neppure Francesco esiste più. Anzi no, Francesco esiste, continua a vivere e ad avere 26 anni, a lottare per la libertà.
“Chi ha compagni non morirà”, dice un verso di una vecchia canzone e allora, forse, continuando a ricordarci di lui continuando a vivere, respirare, agire e pensare da compagni non sarà Francesco ad essere morto, nè i tanti, troppi compagni che ci hanno rubato … Forse, finalmente i morti saranno loro.
Se vi capiterà di andare a Bologna, andate in Via Mascarella, lì all’inizio dei portici dal lato di Via Irnerio potrete vedere ancora i fori di 16 proiettili sparati ad altezza d’uomo.
Fatelo così …. PER NON DIMENTICARE … PER NON PERDONARE
