Il PCL incontra la FIOM
Venerdì scorso si è svolto un incontro fra una delegazione operaia del PCL Forlì con il segretario generale FIOM della camera del lavoro di Forlì Michele Bulgarelli. All’incontro era presente anche Bruno Basini sindacalista FIOM.
L’incontro si è svolto in un clima di cordialità e rispetto.
Nonostante alcune nostre proposte relativamente: all’occupazione delle aziende che chiudono, al salario minimo garantito, alla cassa di resistenza nazionale per il supporto ai lavoratori in sciopero, non abbiamo trovato corrispondenza, ci è parso però che anche qui a Forlì la FIOM stia progredendo, anche se lentamente, verso una prospettiva diversa da quella concertativa intrapresa da molti anni a questa parte. L’accettazione della FIOM di rendere stabili momenti di scambio di opinioni e idee con Il PCL, conferma questa nostra valutazione, a prescindere dalle legittime differenze programmatiche.
Le nostre posizioni politiche e proposte di lotta alla FIOM di Forlì
La centralità della Fiom nello scontro di classe in Italia.
La volontà del padronato di distruggere definitivamente i diritti del lavoro testimoniata dall’attacco progressivo (partito come sempre dalla FIAT)verso la cancellazione del contratto nazionale di lavoro e in contemporanea dal governo con il collegato lavoro.
L’appoggio a confindustria del maggiore partito di opposizione (PD) e le ambiguità della CIGL che non si mobilità in appoggio alla FIOM.
Segnali confortanti di combattività operaia (risultati rferendum mirafiori), che invitano a tenere duro e a proseguire la lotta.
Il salto storico di qualità del rapporto fra borghesia e lavoro dipendente sullo sfondo della grande crisi capitalistica che obbliga all’elaborazione di una strategia di politica sindacale all’altezza della situazione, pena, non solo la distruzione dei diritti del lavoro, ma la rovina definitiva del sindacato (in particolare della FIOM ) o la sua trasformazione in un sindacato padronale come cisl uil ecc.
L’evidenza, quindi, della necessità che ad un attacco di questa forza bisogna rispondere con altrettanta forza; anche solo per ottenere risultati parziali .
La FIOM in quanto la più grande organizzazione di massa rimasta in Italia ha le carte in regola per porsi a capo della riscossa del mondo del lavoro all’interno di un passaggio storico epocale. In questo senso la sua responsabilità è grande.
E’ dura ma si può vincere.
Occorre raggiungere lo sciopero generale prolungato per dissuadere i padroni a fare marcia indietro coinvolgendo non solo i metalmeccani ma tutti i lavoratori (precari e disoccupati) in modo da porsi come punto di riferimento per la crescita di un blocco sociale di classe che cacci Berlusconi e apra una via progressiva alla riscossa del mondo del lavoro. E’ inoltre necessario una strategia comune in tutte le fabbriche che chiudono con l’occupazione immediata da parte dei lavoratori.
Relativamente sul piano politico crediamo necessario che la Fiom rompa definitivamente con il PD essendosi rivelato (agli occhi dei lavoratori) con l’appoggio alla Fiat, un partito organicamente nemico dei lavoratori. Sosteniamo inoltre la necessità di una rottura dei rapporti con i sindacati padronali Fim, Uilm e Ugl.
Premesso questo, ci poniamo sul piano concreto di una possibile collaborazione:
Alcune domande che vi poniamo, come FIOM territoriale, in riferimento ad alcuni elementi del discorso di Landini nella manifestazione di Ottobre:
1 Come e se intendete procedere qui a Forlì nell’attivazione della cassa di resistenza.
2 Se intendete promuovere pubblicamente un salario sociale per i disoccupati e i giovani in cerca di lavoro.
3 Se intendete coordinare le lotte ed elaborare una strategia comune a tutte le aziende.
A prescindere da questo:
Siamo disponibili a collaborare, in base alle nostre possibilità, a diffondere, pubblicizzare e sostenere, sia a livello di propaganda diffusa che con iniziative mirate , le lotte della FIOM su tutto il territorio della provincia e, su questa base, costruire una collaborazione continuativa basata sul rispetto reciproco dei rispettivi punti di vista generali.
In sostanza nel quadro contingente dello sviluppo delle lotte, per la difesa del contratto nazionale e dei diritti, la nostra disponibilità nei confronti della FIOM è incondizionata.
In conformità con le nostre proposte a livello nazionale di costruire un coordinamento permanente delle forze politiche, sindacali e di movimento che hanno partecipato alla manifestazione del 16 Ottobre. Vi chiediamo di fissare fin da adesso un nuovo incontro dopo lo sciopero del 27-28, per fare i punto della situazione, e per avviare una sede di confronto permanente tramite incontri periodici concordati.