L’urgenza del momento
La reazione dei lavoratori dev’essere altrettanto radicale, con l’ obiettivo di respingere l’ infame attacco alle loro condizioni di vita.
Se lo sciopero generale fino al ritiro del decreto dev’essere la risposta complessiva, non si può aspettare un solo giorno per esprimere la rabbia contro la politica del governo dei banchieri.
E’ necessario che, da domani, si sviluppino scioperi, fermate, manifestazioni con blocchi stradali e ogni altra azione che possa segnalare con forza al governo, al parlamento e al presidente Napolitano che i lavoratori, pensionati e giovani non accetteranno di pagare i costi della crisi del capitalismo.
I militanti del Partito Comunista dei Lavoratori saranno in prima fila nell’ organizzare ovunque sia possibile queste azioni di lotta.