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MONTI DEL GRILLO

Beppe Grillo appoggia il governo Monti, con parole inequivocabili: “L’Italia ha bisogno di persone credibili, come Mario Monti, per cambiare la legge elettorale, abolire il conflitto di interessi , bloccare il debito, traghettandoci al 2013. Monti ha iniziato bene, non mi permetto di dare un giudizio negativo…” Così Grillo nell’intervista rilasciata al settimanale Oggi.

Il Beppe nazionale si iscrive così, come ultima ruota del carro, alla maggioranza politica di governo. Al fianco dello “Psiconano”, del “Pidimenoelle”, e di tutti i partiti “morti”. E vi si iscrive, badate bene, non nel momento dell’euforia postberlusconiana, del voto di fiducia di Di Pietro, dell’apertura di Nichi Vendola ( tutti timorosi di perdere il PD). No, vi si iscrive nel momento del massimo disincanto popolare, quando la manovra lacrime e sangue del governo colpisce le pensioni da fame, aumenta la benzina, bastona la prima casa, colpisce i diritti di chi lavora. Uno si chiede: ma Grillo ci è O ci fa?. Domanda sbagliata: Grillo ci è E ci fa. “Ci fa”, perchè è il suo mestiere di comico: e in effetti la battuta sul Monti nemico del conflitto di interessi dopo che ha assegnato a Banca Intesa tutte le leve dell’economia, sbaraglia, quanto a comicità, ogni possibile concorrenza di Crozza. Ma anche “Ci è”: perchè Grillo è davvero un ricco borghese, che neppure può comprendere cosa significa la manovra Monti per la povera gente. Lavorare più anni per prendere una pensione più povera, aggiungere al mutuo la tassa sulla prima casa, sommare un insostenibile prezzo del carburante ad una nuova addizionale Irpef… riguarda milioni di lavoratori, immolati oggi come ieri (ed oggi più di ieri) sull’altare del capitalismo e della sua crisi. Ma non riguarda il ricchissimo Beppe Grillo, né il suo business aziendale, né la sua concezione del mondo. A lui interessa che Monti vada avanti con la macelleria antipopolare sino al 2013, quando il Movimento 5 Stelle avrà pronte le proprie liste. Naturalmente di..”Opposizione”. Ma “opposizione” a chi? Ai “partiti”, risponde sicuro il nostro Beppe. Ma i partiti non sostengono forse… il governo Monti, al pari di Beppe Grillo?

 “Monti è una persona credibile” afferma Grillo. Ha ragione. E’ infinitamente più credibile Monti per banchieri e industriali, di quanto lo sia Grillo per lavoratori e pensionati. Di certo per tanti sinceri grillini che avevano creduto al loro Guru si preparano giorni amari. E siamo solo all’inizio. MARCO FERRANDO

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