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LA CLASSE OPERAIA STA ALZANDO LA TESTA

F.P.- Gli operai della Fincantieri hanno occupato i cantieri bloccando ogni attività.
In Campania si registrano molti scioperi con adesione totale, mentre in Sardegna, tutte le grandi fabbriche della regione (ad eccezione della zona industriale di Sarroch) si sono fermate in occasione dello sciopero del 23 marzo.
In molte fabbriche l’adesione agli scioperi ha raggiunto il 100% di adesioni (anche grazie ai picchetti davanti ai cancelli come alla Sevel di Chieti e alla Barilla di Foggia).
Mentre alla Magneti Marelli (gruppo Fiat) la burocrazia Cisl ha svelato il suo viscido volto espellendo i suoi delegati che avevano partecipato allo sciopero, ma la risposta dei lavoratori non si è fatta attendere: 60 iscritti alla Cisl hanno stracciato la tessera.
A Modena in 10mila hanno partecipato al corteo Fiom del 30 marzo dove molti operai hanno autonomamente superato le indicazioni della dirigenza sindacale scegliendo di occupare l’autostrada.
Anche a Reggio Emilia quasi 10mila operai hanno preso parte al corteo del 4 aprile, sfiorando lo scontro con le forze dell’“ordine” (anche in questo caso è stata bloccata l’autostrada).
Il 27 marzo Firenze è stata “invasa” dalle manifestazioni operaie.
Anche nella nostra provincia gli operai si sono fatti sentire, a cominciare da quelli della Trasmital e dell’azienda appaltatrice Pieffeci, che sono stati seguiti successivamente da quelli della Marcegaglia e della Ferretti, seguiti da molte altre aziende della zona di Villa Selva (ovunque le adesioni sono state altissime).
Adesso però è giunta l’ora di unire tutte queste energie tramite un assemblea nazionale dei delegati, perché siano i lavoratori stessi a decidere le forme di lotta e arrivare a un vero sciopero generale e prolungato.
I mille rivoli della contestazione operaia possono diventare un fiume in piena a cui nessun governo potrà resistere!

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