A fianco dei lavoratori dell’aereoporto
Altro discorso vale per i lavoratori impiegati nello scalo (100, indotto incluso): questi non possono di certo pagare per responsabilità ed errori altrui. Favia, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, sostiene che la regione debba “chiedere scusa” a queste persone.
Noi siamo persuasi che chi rimane senza lavoro delle “scuse” istituzionali o delle lacrime della Fornero se ne faccia poco.
Occorre che tutti i dipendenti colpiti dalla chiusura del sito vengano immediatamente ricollocati in altri impieghi, ripartendo il lavoro che c’è attraverso una diminuzione dell’orario a parità di salario.
Il nostro impegno come militanti rivoluzionari del PCL sarà quindi orientato alla difesa dei lavoratori, non certo ad una battaglia campanilistica a favore dell’inutile scalo forlivese.
Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)
sezione “D. Maltoni” Forlì-Cesena