Di Falaghiste
Il tormentone della riforma elettorale sembra sia giunto quasi al termine.
Almeno quando fu introdotto il sistema maggioritario, tramite referendum all’alba della seconda repubblica, sebbene l’esito fosse come al solito scontato, i cittadini furono ampiamente disinformati delle conseguenze di una tale riforma.
Allora la propaganda puntò sulla corruzione dei partiti convincendo la stragrande maggioranza degli Italiani che il sistema maggioritario avrebbe prodotto un sistema politico semplice e riconoscibile, dove si sarebbero alternati al governo soltanto le due forze politiche principali con programmi chiari e governabilità assicurata.
Inutile ripercorrere le evoluzioni del sistema elettorale da allora ad oggi; la sostanza è che questi obbiettivi, del tutto ideologici, ancora non sono stati raggiunti, ma ora ci stanno riprovando.
Questa volta però, non fanno nemmeno finta di credere che sia il popolo sovrano a dover scegliere le modalità del voto.
Trattano fra di loro ( soprattutto PD e PDL, ) senza minimamente preoccuparsi di dare qualche giustificazione democratica al mercato delle vacche , nella completa ignoranza e indifferenza del popolo sovrano.
Del resto, l’ascesa del governo Tecnico, ha chiarito e non poco, l’indifferenza programmatica fra i due principali partiti che dovrebbero stare ( secondo loro ) perennemente al governo, insieme alle rispettive formazioni collaterali: Vendola, Casini e forse Dipietro insieme al PD e la Lega col PDL.
Grillo, per il momento, è una meteora collocabile in nessuna delle due parti, ma in attesa di una sua caduta sulla terra, potrà svolgere la parte dell’opposizione urlante ma sostanzialmente consenziente, rendendo così ininfluente una notevole massa di voti ( 8/10 % ) di quegli elettori misti e piuttosto confusi (sedicenti di destra , di sinistra, di nulla e di tutto un po’) che ancora non si asterranno dal voto.
Rispetto a qualche anno fa, quando la massa dei voti si concentrava intorno al PD e al PDL sono accaduti fatti nuovi.
Per prima la crisi economica che ha sottratto un’enorme quantità di voti ai due principali partiti della borghesia ( PD e PDL ) e alla Lega, che hanno governato praticamente insieme dal 90 fino all’esplodere della crisi economica.
Insomma, la faccenda si è parecchio complicata per i nostri capi e per i loro sponsor ( banchieri e confindustriali vari ) ma nel frattempo, il precipitare degli eventi e Napolitano, che spinge forte in questa direzione, li costringe a decidere in fretta come spartirsi le poltrone del potere prima della scadenza della legislatura.
In conclusione il nuovo sistema elettorale, che forse sarà un misto fra quello tedesco ( in buona parte proporzionale) e quello greco ( con un enorme premio di seggi al partito maggiore ), con l’aggiunta di uno sbarramento altissimo ( 5-8% ) per accedere al parlamento, dovrà svolgere diverse funzioni:
Consentire l’assoluta governabilità al partito di maggioranza relativa, (ed eventualmente collaterali ) senza però ridurre troppo il potere del maggior partito di opposizione (e suoi collaterali ).
Garantire, per quanto possibile, la maggioranza di seggi e quindi il Governo ad entrambi, qualora subiscano un tracollo elettore o nessuno dei due, da solo, raggiunga la maggioranza ( Governo tecnico o Grande coalizione) ; con o senza i collaterali
Obbligare gli stessi alleati collaterali ad un ruolo assolutamente subalterno rispetto ai due partiti principali in qualsiasi circostanza ; favorendo, in questo modo, un loro riassorbimento nei due blocchi, nella prospettiva di un sistema compiutamente bipolare e bipartitico ( sistema U.S.A. )
Rendere impossibile qualsiasi opposizione parlamentare che minacci in qualche modo la stabilità del sistema.
Favorire ulteriormente l’astensionismo in maniera tale che ( in futuro ) sia possibile governare con i voti di molto meno della metà degli aventi diritto.
Il linea generale si può dire che i sistemi elettorali, nelle società borghesi o comunque classiste, sono il riflesso dei rapporti di forza fra le classi sociali e si stabilizzano se tali rapporti non cambiano. Per quanto il sistema puramente proporzionale, permetta una qualche rappresentanza dei lavoratori nelle istituzioni dello Stato borghese e quindi una maggiore copertura alle lotte sociali, non è mai accaduto che servisse, di per se, a dare la forza alle classi subalterne di accedere al potere.
Non è scarabocchiando un pezzo di carta che si cambiano le cose, anzi qualche volta serve ad illudere quelle anime belle che credono che in questo sistema sia possibile la democrazia.
Tuttavia il voto è ancora un segnale importante per interpretare il senso comune popolare e un momento necessario, anche alle forze rivoluzionarie, per far conoscere alle masse il proprio programma.
E quindi, anche con leggi elettorali sempre più selettive che rendono estremamente difficile la sola la presentazione delle liste e malgrado l’intossicazione mas- mediatica ad esclusivo vantaggio dei partiti borghesi, il PCL cercherà di presentarsi autonomamente in tutti i collegi elettorali del paese.
Nonostante questo… e nonostante tutto !….