di Peppone e Belva
Annuncia CesenaToday(1) che il sindaco Lucchi (Cesena) ripropone l’idea della Città Metropolitana Romagna.
Come la Welthauptstadt (capitale del mondo) del Führer, questa gloriosa città deve implementare la cultura, le fiere e gli investimenti territoriali, in un’area di 5100 km2, ora occupati da 3 province e da circa 60 comuni.
Un tale progetto desta preoccupazione innanzitutto nell’organizzazione amministrativa: è impensabile che una neo-città grande poco più Roma o come 5 Bologna sia gestita da un sindaco e da un consiglio metropolitano centrale, senza avere distaccamenti territoriali, quindi i costi non diminuiranno (anzi…).
Inoltre, mai vorremmo che questa Metropoli serva esclusivamente per ingrassare “terzi incomodi” società partecipate, ecc… sulle spalle dei lavoratori.
Questo tipo di accorpamenti amministrativi ci pare ben lontano dalla situazione urbana reale della Romagna, dove la crescita urbana ha avuto un carattere molto dispersivo, e dove le amministrazioni non hanno mai avuto tanti scrupoli a concedere licenza di costruire ai tanti che volevano farsi signori con una bella villetta in campagna, disseminando quest’ultima di abitati sparsi che la snaturano e che richiedono un utilizzo giornaliero (come se non fossimo già una delle zone motorizzate dell’intera UE) dell’automobile, magari 3 per una famiglia di 3 persone.
Come Partito Comunista dei Lavoratori, mettiamo in guardia i dipendenti pubblici e tutti i lavoratori affinché non siano disinteressati a queste operazioni ma, anzi, vigilino affinché queste non siano l’ennesima occasione per tagliare stipendi e licenziare dipendenti pubblici “di base“ che di certo non sono la „casta“ da attaccare, e nemmeno che sia un’ulteriore fase dello smantellamento dello Stato a favore dei soliti privati arraffoni guidati solo dal profitto e non dai bisogni della maggior parte della popolazione.
Una vera pianificazione urbana a misura d’uomo, rispettosa dell’ecologia, non è compatibile con questa società, con la dittatura di pochi capitalisti, industriali e banchieri, sul resto della popolazione. Non è la logica del profitto e della competizione che ci farà uscire da questa crisi, che risolverà il grande problema della gestione dell’urbanizzazione e della garanzia di una casa per tutti. Solo la gestione diretta dei lavoratori, delle grandi masse sui mezzi di produzione che consentono di fare grandi piani urbanistici e industriali, potrà dare una soluzione reale e stabile ai problemi attuali. Solo un governo dei lavoratori che rovesci questo stato di cose potrà portare a termine i compiti necessari per soddisfare i bisogni di tutti. Solo la rivoluzione cambia le cose.
Il Partito Comunista dei Lavoratori, unico nella sinistra a non essere sceso a compromessi con le classi dominanti e i loro partiti, è tutti i giorni a fianco dei lavoratori e degli oppressi per costruire il partito della rivoluzione. L’unico partito che realmente serve al movimento operaio e agli sfruttati, in ogni città e in ogni paese.
1 http://www.cesenatoday.it/cronaca/paolo-lucchi-citta-metropolitana-romagna-proposta.html