FAQ – Una raccolta semiseria…
…delle obiezioni che ogni appartenente al PCL si è sentito muovere almeno una volta nella vita.
di frecciarossa e volodia
1. Ma avete lo 0.5% / Siete un partito insignificante
Da quando in qua avere una percentuale consistente di voti è garanzia di coerenza ed efficacia politica? Vi piacciono quelli che hanno il 35%, il 28% o il 51%, quelli che avete votato fino ad ora? Siamo orgogliosi dei nostri numeri da prefisso telefonico perché non abbiamo ambizioni governiste, perché vogliamo un governo dei lavoratori. Quello che ci preme è la coerenza verso la classe lavoratrice e il nostro programma. Non ci interessa entrare nella top ten di chi fa a gara a bastonare le classi subalterne, non ci interessano le poltrone. Ci interessano solo i lavoratori. È per questo che non ci siamo mai compromessi come fanno i partiti o i movimenti espressione della borghesia.
2. Siete duri e puri.
Il nostro essere duri e puri ci ha permesso di non seguire i partiti sedicenti di sinistra in un pantano che li ha annientati, ci ha permesso di sottolineare la differenza tra noi e forze di sinistra che attuano politiche padronali, guerre umanitarie e simili. Possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che non abbiamo mai tradito i lavoratori. Vi pare poco? Per anni ci hanno ripetuto che un certo grado di compromesso era necessario per portare a casa qualche vittoria. Abolizione della scala mobile, precarietà, cancellazione dell’articolo 18… tutte belle vittorie del compromesso, non c’è che dire.
Non sarà ora di mettere in discussione la politica del compromesso?
3. Vi autocondannate all’emarginazione/Bisogna unire la sinistra se no vince la destra
Se la coerenza porta all’emarginazione allora non possiamo collocarci che tra gli emarginati. Abbiamo più volte fatto appello alla “sinistra” per un’unione intorno a un programma anticapitalista, in difesa del lavoro, con punti precisi. Nessuno ha mai raccolto la nostra proposta, salvo poi accusarci di scarsa collaborazione e settarismo in periodo elettorale.
Se il centro-sinistra insegue la destra sul suo stesso terreno, i lavoratori finiranno per essere bastonati da una parte e dall’altra.
4. Le vostre proposte sono fuori dal tempo, il socialismo ha fallito e ha prodotto dittature.
Il socialismo, così come è stato concepito da Marx, Engels, Lenin e Trotsky non è mai stato veramente applicato. La rivoluzione, nei paesi dove è avvenuta, è stata scippata da gruppi di oligarchi che si sono sostituiti al popolo distogliendola dal suo corso. Per questo siamo marcatamente antistalinisti. Nel bel mezzo di questa crisi economica senza precedenti non è difficile intuire che Marx aveva ragione, lo ha persino ammesso il TIME. Il capitalismo ha palesemente fallito, ma nessuno sembra metterlo in discussione.
5. La classe operaia/il proletariato non esistono più.
Ah no? Ma questa chi l’ha detta? Un imprenditore multimiliardario pregiudicato? Un comico (anche lui miliardario) a capo di un partito-azienda? L’erede di Agnelli? E voi ci avete creduto?
Come vogliamo chiamare tutte quelle persone e quelle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, tagliano su vestiti, cibo e medicine? La parola “proletario” non vi piace? Sostituitela con quello che volete, la sostanza non cambia. Mai come in questo momento la forbice dei redditi si è allargata, da una parte i ricchi sempre più ricchi e dall’altra i poveri sempre più poveri, a cui si è aggiunta una consistente fetta del ceto medio. Vogliamo continuare così?
5.1. (variante) La destra e la sinistra non esistono più.
Anche questa sembra una barzelletta. La destra c’è eccome, e mai come in questo momento sta muovendo una guerra senza quartiere ai lavoratori, con l’abolizione dell’articolo 18, gli esodati, la precarietà, la privatizzazione dei servizi: neppure la Thatcher o Reagan avrebbero osato tanto. Forse volevate dire che certa sinistra sta facendo le politiche della destra… ah qui vi diamo ragione. Un motivo in più per appoggiare un programma di rivendicazioni veramente rivoluzionario.
6. Non siete democratici. A me piace l’”uno vale uno”.
Noi applichiamo il principio del centralismo democratico. Non sapete cos’è? Informatevi, senza farvi imbambolare da chi vi vende la democrazia da un partito-azienda. La democrazia web è l’evoluzione 2.0 del televoto di Maria de Filippi. Davvero pensate che sia democratico votare con un clic quando qualcuno vi chiama a farlo su questioni che decide lui? Oppure è democratico un partito che si allea con quello che fino a poco tempo prima era il “nemico” per fare la stessa politica? La democrazia, quella vera, il governo del popolo, è precisamente il nostro programma. Portare al governo chi non ha governato mai, i lavoratori.
È vero, vogliamo abolire la proprietà privata per instaurare la proprietà comune; questo non vuol dire che i possessori di una casa finirebbero per strada. Ci interessa soprattutto liberare dalle logiche di profitto dei padroni l’enorme surplus che il lavoro genera, perché non produca merci superflue, che causano inquinamento, guerre e sfruttamento. Vogliamo riorganizzare la produzione in modo che sia più vicina all’uomo e all’ambiente. Dare a tutti una base di sussistenza, un tetto, un’istruzione e un lavoro che non sia sfruttamento. Vi fa così schifo? Vi scoccia non avere la possibilità di diventare miliardari? Invece della possibilità (remota) di avere quattro case e cinque macchine non preferireste lavorare meno ore al giorno, avere tempo per voi e sapere che né voi né i vostri figli dovranno mai preoccuparsi di portare il pane in tavola? È l’egoismo e la sete di accumulo personale che disgrega il tessuto sociale, peggiorando le condizioni di vita di tutti. Per fare un miliardario sono necessari diecimila che fanno la fame: il calcolo delle probabilità non è a vostro favore.
8. Volete far entrare tutti gli immigrati