La schizofrenia di Rifondazione
di frecciarossa
Per far emergere la schizofrenia di Rifondazione Comunista bastano 20 chilometri, quelli che separano Forlì da Cesena. A Forlì, RC farà una lista in opposizione al candidato sindaco Drei (PD), mentre a Cesena RC si coalizzerà con il candidato sindaco Lucchi (sempre PD): il massimo della coerenza!
Non è passato molto tempo da quando il PRC ha proposto l’unità della “sinistra” e le nostre previsioni si sono avverate.
Ecco perché non si può fare un’alleanza con il Partito della Rifondazione Comunista: o si sta con i lavoratori (e il PCL è sempre da questa parte) o si sta con i padroni e i loro sgherri (PD, banche, industriali).
Nei comuni in cui si presenterà alle elezioni, il PCL porterà una lista autonoma e di classe, senza ambiguità, appunto perché la nostra battaglia politica non ha come obiettivo le poltrone, ma la tutela della classe operaia.
Dato che il PRC non ha posizioni anticapitaliste (e non ne ha mai avute), si trova a fare alleanze con forze che non hanno niente a che fare con la classe lavoratrice (come l’UDC nella regione Liguria), da sempre nemiche storiche dei lavoratori.
Quando si va davanti alle fabbriche o sui posti di lavoro, per noi del PCL il linguaggio da usare è quello sincero e coerente della difesa dell’occupazione, contro la precarietà e tutte le sue leggi, fatte tra l’altro da governi di centro-sinistra, la stessa forza con cui il PRC governa in molte amministrazioni comunali e regionali, gomito a gomito con i licenziatori.
Per noi i lavoratori non sono una merce da scambiare per un voto agli appuntamenti elettorali, e da tradire poi per il resto dell’anno fino alle elezioni successive. Per noi i lavoratori e le masse sono la forza essenziale per costruire la dittatura del proletariato, ovvero un governo dei lavoratori, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Per un mondo rosso e socialista.