Socialismo, solo futuro – il podcast della sezione Romagna
Episodio 3 – Nucleare e capitalismo
1 Le centrali termo-nucleari sono tornate di moda. Il Governo italiano e il sistema dei media di -mercato-, si stanno spendendo per far dimenticare Chernobyl e Fukushima.
2 Giorgia Meloni, alla conferenza coop 29 sul clima, a Baku in Azerbaigian, ha dichiarato che l’Italia è in prima fila nella ricerca sulla fusione nucleare. Ma ci sono molti dubbi che lei, sull’energia nucleare, ne capisca qualcosa, come, sicuramente, poco ci capiscono le così dette persone comuni, dato che una corretta informazione sull’argomento è colpevolmente assente.
3 Per fissione nucleare si intende la scissione (separazione) di un nucleo atomico pesante in due, o tre, nuclei leggeri: la massa iniziale dei nuclei è maggiore della somma delle masse dei nuclei più leggeri. La fusione nucleare è il processo inverso: l’unione di due nuclei leggeri che formano un nucleo più pesante. In entrambi i casi la differenza di massa si trasforma in energia.
4 Considerando che la fusione sarà impossibile ancora per decenni, l’opzione preferita dagli investitori saranno le centrali nucleari a fissione di nuova generazione.
5 L’argomento antinuclearista più forte riguarda i rifiuti radioattivi, che si dividono in diverse categorie: per pericolosità e tempi di decadenza. Per i rifiuti radioattivi di bassa/media intensità, l’isolamento deve essere garantito per qualche secolo. I rifiuti radioattivi ad alta intensità mantengono invece livelli di radioattività significativi per decine di migliaia di anni. Tenendo conto che il tempo è un moltiplicatore del rischio chi può assicurarci che fra cento, o trecento anni, qualcuno non le vada a cercare per realizzare chissà quale arma letale, o inavvertitamente le riporti alla luce?
6 Contro questo argomento, i nuclearisti sostengono che le centrali di ultima generazione useranno come materiale fissile le scorie delle vecchie centrali, per cui non produrrebbero altre scorie radioattive oltre a quelle già esistenti. Posto che sia vero, o vero solo in parte, come è più probabile, a fine esercizio ci sarà sempre un surplus di scorie a media e bassa intensità da immagazzinare per secoli: l’involucro del reattore e le strutture di contenimento.
7 I nuclearisti sostengono inoltre, che le nuove centrali a fissione sono assolutamente sicure per quanto riguarda il contenimento delle radiazioni, con sistemi di sicurezza che intervengono in caso di incidenti.
Ma datosi che l’assolutezza è un concetto matematico, non fisico, e perciò inapplicabile integralmente alla realtà, anche una percentuale estremamente bassa di rischio, nel nostro caso, non sarebbe accettabile.
8 Tuttavia, siccome le centrali nucleari non producono gas serra e il Parlamento Europeo le ha comprese nella lista delle fonti di energia sostenibili, opporsi sarà più difficile che in passato, tanto più che non si sentono voci contrarie da parte del sedicente fronte largo di opposizione, ambientalisti compresi. Di conseguenza, l’opposizione alle centrali termo-nucleari, per la produzione di energia elettrica, va approfondita, e potenziata, tramite la critica eco-socialista ai fondamenti dello sviluppo capitalista.
9 In sostanza, alla frenetica ricerca della potenza dovrà subentrare la ricerca dell’equilibrio fra uomo e natura, affinché il desiderio effimero di possedere rifiuti, sotto forma di merci, lasci il posto alla coscienza di essere ciò che l’umanità deve essere per sopravvivere. In realtà, l’energia più potente è quella naturale, della gravità e del sole, si tratta di saperla usare con tempi e tecnologie ad essa conformi. Con l’eco-socialismo, il comunismo ritorna all’ordine del giorno più forte che mai. Se Marx ed Engels, e tanti altri come loro, ci vedessero riderebbero… oh, se riderebbero!