I numeri delle elezioni americane
Di Falaghiste
Al di là dei commenti totalmente univoci dell’informazione unificata, con i suoi intellettuali a paghetta, la vittoria di Trump, descritta come una piena inarrestabile, poteva essere meno devastante, cioè, non riuscire a prendere la maggioranza in entrambe le camere del Congresso. O addirittura, se i democratici non avessero completamente sbagliato la campagna elettorale, non esserci affatto. Lo dicono i numeri, mai così chiari e parlanti come in queste elezioni. In questo senso, il confronto con le elezioni presidenziali del 2020 è educativo: i democratici non sa più che pesci prendere, nemmeno nella patria di origine. Ma procediamo con ordine: la parola ai numeri*.
Nel 2020, Biden vinse su Trump con uno scarto di 7.050.526. Trump, in queste elezioni, ha vinto con soli 3.733.808 voti in più di Biden. Ciò che ha pesato è stata vittoria di Trump negli stati -chiave-, quelli con più grandi elettori in rapporto agli elettori comuni. Notare che sono i grandi elettori ad eleggere il presidente a camere riunite, a loro volta eletti in precedenza dal voto popolare. Infatti, nel 2020, Biden con 81.283.501 ottenne 306 grandi elettori, mentre in queste elezioni Trump ha ottenuto 312 grandi elettori con soli 74.650.754 voti.
Tuttavia, la sconfitta dei democratici non va cercata nelle storture del sistema elettorale, ma nei 10.321.555 voti perduti rispetto al 2020. Trump, invece, ne ha guadagnati 426.779, non molti; sostanzialmente ha mantenuto il proprio elettorato, ricorrendo ad una campagna elettorale estremista, indirizzata ai più arrabbiati, ignorando i repubblicani moderati. Al contrario, la Harris ha cercato il voto moderato, ignorando la sinistra, con una cecità di analisi sociale paragonabile soltanto al nostro Partito Democratico, il quale ha fatto di tutto, riforma elettorale compresa, per consegnare l’Italia alle destre.
Fino alla grande crisi del 2008, la partita si giocava al centro, mentre le ali estreme dei due schieramenti rimanevano fedeli alla consegna del voto al meno peggio. Ma la situazione è cambiata radicalmente negli ultimi decenni: nella società americana è avvenuta una polarizzazione crescente che ha dilatato la distanza fra i due partiti dominanti. Il dogma dell’alternanza, ritenuto caratterizzante della vera democrazia, contro l’autocrazia, si è dissolto nelle mostruose diseguaglianze sociali. Per la prima volta dal dopoguerra, ha vinto chi ha giocato sulle ali estreme, proponendosi come anti-sistema. Chi ha gettato la rete al centro, proponendo la continuità, ha trovato il vuoto.
Tornando ai numeri, è significativo che in queste elezioni l’affluenza alle urne sia calata di 9.939.776 unità: una quantità vicina ai 10.321.555 di voti persi dal Partito Democratico. Chi sono gli elettori che hanno rottamato la Harris astenendosi? Molto probabilmente coloro che, alle primarie del 2020, avevano sostenuto Bernie Sanders con 9.680.121 voti: e che poi, alle presidenziali, trascinati dallo stesso Sanders, il Bertinotti americano, avevano sostenuto criticamente Biden alle presidenziali contro Trump. Notare come questi tre dati: calo dell’affluenza e voti persi dai democratici in queste elezioni e voti a Sanders, alle primarie 2020, siano quasi uguali; a certificare, parrebbe, l’esistenza di una sinistra americana non più disposta a compromessi e che sa muoversi compatta, senza subire il ricatto del voto utile.
In prospettiva, quale spazio si apre per la rivoluzione socialista americana? Troppo presto per fare previsioni. Tuttavia, con un patrimonio di dieci milioni di voti disponibili, un candidato alla presidenza di sinistra, con un programma classista, ambientalista e per i diritti civili, potrebbe infastidire parecchio il -sistema americano-, sottraendo voti proletari sia ai democratici che ai repubblicani. Naturalmente non è con le elezioni che si cambiano le cose, ma con la lotta di classe. Però, qualcosa di nuovo è accaduto nel centro dell’impero, in crisi di identità ed egemonia. E per noi, al netto di Trump, può voler dire qualcosa.
* Fonte dei dati: The Associated Press (AP)