Solidarietà ai compagni antifascisti di Ravenna – La Resistenza non si processa
La sezione Romagna del Partito Comunista dei Lavoratori esprime la propria solidarietà ai compagni antifascisti di Ravenna, colpiti dalla repressione dei tribunali del capitale per aver coperto delle svastiche sul muro di una scuola (qui la notizia). Il senso di una sconcertante sentenza come questa è più che chiaro: l’antifascismo non è mai stato e non è un valore che può tutelare questo stato borghese, nato (senza aver fatto pulizia) dal fascismo.
Solo l’antifascismo di facciata, quello fatto di corone di fiori nelle feste comandate, è tollerato da uno stato che in realtà processa gli antifascisti e lascia mano libera ai “bravi camerati” che tutti gli anni si radunano a Predappio o al cimitero di Ravenna.
L’obiettivo del nuovo fascismo è chiaro: mettere sullo stesso piano carnefici e partigiani, picchiatori e uccisori contro resistenti. Un giochino che, lo diciamo a chi apprezza questa sentenza, non funzionerà neppure stavolta.
Per quanto ci riguarda il fascismo può essere combattuto solo tutti i giorni e in tutti i contesti, a partire dalla società e dai luoghi di lavoro, luoghi in cui i fascisti in doppiopetto danno man forte al padrone a toglierci diritti e salario.
Qualsiasi rigurgito fascista, qualsiasi connivenza o silenzio ci troverà ai nostri posti.
La resistenza non si processa!