Solidarietà agli antifascisti denunciati a Cesena
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime solidarietà agli antifascisti colpiti dalla repressione per le azioni intraprese durante le mobilitazioni contro l’apertura della sede di Casa Pound a Cesena. L’Italia sta diventando un paese “strano”: pochi giorni fa un ordigno, accompagnato da un cartello con una svastica, è esploso davanti ad un centro d’accoglienza per migranti nella provincia di Bolzano. La Lega, partito che si apprestava a governare il paese, commentava: “La gente è stufa” dando in pratica una giustificazione all’attentato. Intanto gli antifascisti vengono colpiti dalla repressione dello Stato. La loro colpa a Cesena: quella di aver informato la citta su quali siano i locali e le persone che concedono spazi a questa organizzazione di squadristi colpevole di svariate aggressioni e accoltellamenti in tutta Italia. Ne abbiamo ancora una volta la prova: chi si dice antifascista e l’unica cosa che sa fare è appellarsi alle istituzioni o è un illuso o gioca sporco. I neo fascisti godono da sempre di amicizie negli apparati repressivi dello stato “democratico”. Non solo, queste organizzazioni sfruttano i sentimenti xenofobi sparsi a piene mani da tutti i partiti dominanti, dal PD dello “sceriffo” Minniti, ai 5 stelle fino, chiaramente, alla Lega. Una gara di inseguimento a destra il cui fine è indirizzare lo scontento sociale verso un “nemico” esterno, così da salvaguardare il vero colpevole: un capitalismo in bancarotta di cui tutti i partiti dominanti sono servitori. Solo la ricostruzione di una vera opposizione di classe contro le politiche della borghesia e dei suoi partiti può porre un argine al fango reazionario da queste creato. Solo lottando contro i loro sfruttatori i lavoratori possono eliminare il germe reazionario che vorrebbe vederli in guerra fra di loro.