UNA NUOVA RESISTENZA, RIVOLUZIONARIA E ANTICAPITALISTA, CONTRO I “NUOVI” FASCISTI
FUORI I RAZZISTI DALLA PIAZZA DEL 25 APRILE
Esattamente 4 anni fa, alcuni appartenenti al Movimento 5 Stelle tentarono di bloccare alcuni militanti del nostro Partito per impedirci di volantinare in occasione della Liberazione a Cesena. Già allora andavamo denunciando il carattere opportunista, qualunquista e gattopardesco di questo movimento reazionario, che all’insegna del motto “cambiare tutto per non cambiare niente”, apriva ai bravi ragazzi di CasaPound mentre tentava di negare la piazza a chi la Resistenza l’aveva fatta dalla parte giusta. E non dietro una tastiera. Passano gli anni e constatiamo di avere avuto ragione. Adesso, con il solito opportunismo, i grillini cesenati partecipano alla lugubre sfilata che il 25 aprile riserva alla nostra città, mentre a livello nazionale, nella smania di governare come il più becero partito della prima repubblica, non esitano a lanciare avances alla Lega di Salvini, partito razzista, xenofobo e comoda culla di terroristi neofascisti quali Luca Traini, responsabile dell’attentato di Macerata. Quattro anni fa il M5S tentava di imbavagliare chiunque si rifacesse allo spirito vero della giornata di oggi, ossia invitare alla lotta sfruttati, donne, migranti e lavoratori contro la barbarie di tutti i fascismi e del capitale. Oggi smania per governare con gli eredi xenofobi e razzisti di quei populismi che tanti -troppi- pensano ormai lontani.
BASTA ANTIFASCISMO ISTITUZIONALE DI FACCIATA!
PER UN FRONTE ANTIFASCISTA E ANTICAPITALISTA!
I fatti di Macerata (e il successivo risultato elettorale) sono stati il termometro dell’ondata di neofascismo che sta investendo il nostro paese (e l’Europa). Ma sono serviti anche ad evidenziare, in tutta la sua drammaticità, l’assoluto cretinismo di PD e della sinistra riformista, che per anni ha chiuso tutti e due gli occhi davanti all’ascesa dei movimenti neofascisti; anzi ha di fatto contribuito a creare il sottobosco ideale abbattendo sistematicamente i diritti (articolo 18, Jobs Act), lasciando i lavoratori a morire sul posto di lavoro e i migranti ad affogare in mare (decreto Minniti), introducendo un modello di scuola totalmente asservita agli industriali e ai capitalisti, con delle misure di macelleria sociale degne di un governo di destra. Il tutto con la complicità e il silenzio del più grande sindacato italiano, la CGIL, che a parole vanta l’antifascismo nel proprio statuto, ma che di fatto non esita a inserire nelle proprie fila anche fascisti dichiarati, grillini e opportunisti vari, tanto la lotta di classe e la difesa dei lavoratori sono rottami del passato. Dell’antifascismo istituzionale e delle parate con lacrime di coccodrillo non sappiamo che farcene. L’unico modo per commemorare davvero chi cadde combattendo contro il fascismo è fare lo stesso.
CHIUDERE LE SEDI FASCISTE!
Nessuno spazio ad assassini e picchiatori!
Lottare contro il nuovo fascismo e contro ogni forma di razzismo, sessismo e oppressione di classe
Lottare contro il fascismo è lottare contro il capitale, contro sfruttatori, industriali e banchieri, accanto ai lavoratori!
Oggi come allora ci vogliono schiavi e ci avranno ribelli, resistenti e rivoluzionari!