I patti si rispettano solo se non sei il padrone
Oggi per il terzo giorno i lavoratori ex Ferrari sono in presidio davanti alla Marcegaglia, costretti a lottare per veder rispettati i patti sottoscritti da La Cisa e da Marcegaglia e COFARI il 31 di agosto.
Al momento infatti La Cisa ha assunto solo metà dei lavoratori che si era impegnata ad assumere e, per parte loro, Marcegaglia (attraverso LB Coop) e COFARI stanno svolgendo le attività che spettano ai lavoratori ex Ferrari, addirittura impiegando lavoratori provenienti da fuori per sostituire in modo illegittimo chi sciopera.
In barba al rispetto dei patti sottoscritti, i lavoratori rimasti fuori stanno ricevendo proposte di assunzione a tempo determinato (ipotesi già rigettate con la lotta di agosto) e addirittura di trasferimenti (non trasferte!) fuori regione.
Il gioco è chiaro: l’obiettivo dei padroni è non dare ai lavoratori ciò che spetta loro e ciò che avevano conquistato con la loro lotta esemplare. Quello che spaventa è l’unità di questi lavoratori, che stanno scioperando per chi è rimasto fuori e che sanno che solo l’unità paga. Un esempio molto pericoloso, per i padroni ovviamente, che potrebbe diffondersi anche in Marcegaglia, i cui lavoratori iscritti a USB hanno già scioperato in solidarietà ai lavoratori SGB della Ferrari.
La Sezione Romagna del Partito Comunista dei Lavoratori è accanto ai lavoratori ex Ferrari nella continuazione della lotta.
Queste le voci dei lavoratori: