L’ 8 MARZO È GIORNO DI LOTTA PROLETARIA
1) IL LAVORO È AUTODETERMINAZIONE! Chiediamo l’abolizione del Jobs Act, la reintroduzione ed estensione dell’articolo 18 a tutte le realtà lavorative, l’abolizione di tutte le leggi sulla precarietà, riteniamo che sia necessario mettere in campo una lotta serrata alle molestie sui luoghi di lavoro, alle discriminazioni di genere, al lavoro festivo nei centri commerciali, ai tirocini non pagati e a tutte le forme flessibili di telelavoro che contribuiscono a un doppio sfruttamento femminile.
2) UGUALE LAVORO UGUALE SALARIO Una donna percepisce in media il 70% del salario di un uomo a parità di lavoro, è inaccettabile, chiediamo la riduzione di orario a parità di salario come misura contro la disoccupazione, il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, l’indennità di disoccupazione e il ripristino della scala mobile, per l’adeguamento dei salari al costo della vita.
3) LA DONNA NON È UN SERVIZIO PUBBLICO! Chiediamo la nazionalizzazione dei servizi legati alla cura di anziani e bambini (aumento delle strutture di degenza e cura per anziani, disabili), l’ampliamento dell’offerta scolastica (tempo pieno, mense statali e gratuite), la socializzazione del lavoro domestico, la tutela e ampliamento della legge 104 sotto attacco.
4) PIÙ CURE PER LE DONNE Chiediamo aborto libero, gratuito garantito, cancellazione dell’obiezione di coscienza negli ospedali, allargamento della rete dei consultori, fine del business delle case famiglia e del fenomeno della sottrazione dei minori alle famiglie proletarie a vantaggio di cooperative ed enti ecclesiastici, fine di qualsiasi erogazione alla sanità privata, per un servizio sanitario pubblico, estensione e potenziamento dei programmi di screening pubblici ora in ridimensionamento (tumore al collo dell’utero, mammella ecc.)
5) SCUOLA E FORMAZIONE Chiediamo programmi di educazione sessuale e accesso ai consultori, eliminazione della Buona Scuola, eliminazione dei tirocini non pagati, eliminazione del numero chiuso alle università, promozione delle pari opportunità di accesso ai corsi di studi.
6) LA CASA È UN DIRITTO! Per le donne, spesso con figli e senza reddito, la casa è un miraggio: che fare? Esproprio senza indennizzo dei grandi patrimoni immobiliari sfitti di banche e clero, lancio di un grande programma di edilizia popolare.
7) ABBATTIAMO CONFINI E SFRUTTAMENTO! Lotta al caporalato e alle forme di schiavismo delle lavoratrici (badanti/braccianti), lotta allo sfruttamento della prostituzione e alla tratta di esseri umani, accoglienza e tutela delle donne migranti e ius soli, collegamento delle lotte femminili a livello mondiale. Se sfruttano una sfruttano tutte!
8) SE QUESTA SOCIETÀ GENERA LA VIOLENZA… LA SOCIETÀ È DA ABBATTERE! Se non si abbatte il patriarcato la violenza maschilista non si fermerà! Chiediamo fondi ai centri antiviolenza, fondi a case di tutela per donne maltrattate (pubbliche!), creazione di un percorso garantito ma rifiuto del codice rosa con denuncia obbligatoria, sottrazione della patria potestà in presenza di violenza domestica.