LA SOLUZIONE ALLE MORTI DA TERREMOTO? IL TERRITORIO SOTTO CONTROLLO DEI LAVORATORI
Di Marla Taz
Basta con i piagnistei paraculati del Vaticano, che si finge solidale coi terremotati e vive nel lusso sfrenato in edifici a zero rischio coi nostri soldi. L’Italia è un paese ad alto rischio sismico, si sa, quindi è urgente adottare una politica edilizia antisismica al 100% per gli edifici di nuova costruzione ed una ristrutturazione dei vecchi immobili che porti il livello di sicurezza al massimo, in particolare per gli edifici pubblici residenziali e le scuole, che sono fatiscenti e finiscono regolarmente in macerie. Alle chiese ci si pensa poi.
Non basteranno certo gli aiuti economici comunitari a ridare alloggio ai terremotati di oggi e a quelli futuri: quindi il denaro necessario va reperito esattamente nel luogo in cui si trova, ossia dai finanziamenti e dall’abolizione dei privilegi fiscali alla chiesa ed ai capitalisti, dalla cancellazione del debito pubblico passando alla nazionalizzazione delle banche sotto controllo dei lavoratori, tanto per cominciare.
Nei casi di emergenza come il terremoto la ricostruzione deve essere effettuata sotto controllo della popolazione, a partire dalla gestione dei fondi e delle priorità e delle modalità di intervento, per evitare i soliti appalti ad aziende private le quali si intascano i soldi e costruiscono col cartone, spesso in collusione con la mafia o con le amministrazioni locali.
E non venite a dirci che il popolo non è in grado di farlo: un esempio di grande capacità gestionale autonoma ce lo dà il Comitato per la scuola di Conselice in provincia di Ravenna . Qui un gruppo di cittadini si è costituito comitato per opporsi al progetto voluto dell’amministrazione a marchio PD di ristrutturare una vecchia scuola pubblica. Il progetto del Comune presenta una grande varietà di lati negativi: alla fine la scuola risulterebbe non a norma negli spazi interni, difficilmente accessibile dai mezzi pubblici e sismicamente sicura solo al 60%.
Il Comitato ha presentato un progetto alternativo e innovativo di costruzione in legno totalmente a norma, accessibile e antisismico al 100%, esattamente per lo stesso costo, ma è stato puntualmente rifiutato dal comune.
La gestione del denaro dei lavoratori deve essere sotto il controllo dei lavoratori, le case e le scuole pubbliche siamo in grado di costruircele. Non abbiamo bisogno di mantenere una classe parassitaria che lucra sulle nostre spalle a ogni occasione, terremoti, inondazioni, come ogni giorno sul posto di lavoro. Se ne vadano tutti e governino i lavoratori!
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