Il girone dantesco della “Buona Scuola”
di Nikita
Se credevamo di aver già visto il peggio dell’agire politico nei riguardi della scuola durante i ministeri delle signore Moratti e Gelmini, dobbiamo ricrederci. Non avevamo fatto i conti con l’accoppiata Giannini – Renzi.
Da tempo quasi immemorabile non si vedeva tanto caos all’inizio di un anno scolastico. Perfino il governo Berlusconi, pur indaffarato a giostrarsi tra Ruby e i conflitti di interessi, era riuscito a far coincidere l’inizio delle lezioni con la nomina dei docenti.
Poi arriva la legge 107. Il MIUR non dà spiegazioni plausibili per questo improvviso ritorno agli anni di piombo della scuola, gli anni squilibrati in cui gli allora Provveditorati erano assediati da supplenti in cerca di una cattedra, gli anni in cui la scuola iniziava il 15 settembre, ma il corpo docente era la completo sì e no un mese dopo.
La correzione delle prove del “concorsone” non è stata completata? Gli Uffici Scolastici Regionali sono in clamoroso e colpevole ritardo sulla pubblicazione delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie? Non ci è dato sapere. Ciò che invece si sa per certo è che da Roma a Genova a Cagliari, insomma da una parte all’altra dello stivale, gli unici docenti collocati in via quasi definitiva sono stati quelli della scuola dell’infanzia e della primaria, mentre la scuola secondaria naviga ancora in alto mare (fino a quando?).
Una situazione da girone infernale dantesco: classi con orario forzatamente ridotto, alunni divisi in gruppi e riuniti in insiemi eterogenei con ricadute fortemente negative sulla didattica, le nuove figure – i docenti di potenziamento – ridotti a fare le babysitter di lusso e a veder svilita ulteriormente la propria dignità professionale perché impossibilitati di fatto ad attuare quei progetti di didattica avanzata a cui erano destinati.
A questo bailamme va aggiunta la serie di errori compiutidal decantato algoritmo di renziana invenzione che, pur essendo costato, pare, circa due, due!, milioni di euro, reso folle dal superlavoro, ha inviato decine di docenti nelle sedi sbagliate.
A chi dunque andrà l’ onere di riparare ai mostri creati dalla “ buona scuola”? Come al solito ai Dirigenti Scolastici che dovranno rimandare ad un infinito domani l’esercizio del grande potere promesso dalla legge 107. Per ora i presidi dovranno sobbarcarsi la patata bollente offerto loro in dono da un Ministero inefficiente ed arrogante che li costringe a gestire più istituti in emergenza ( in Italia un istituto su tre ha un preside con altre reggenze ) e ad accollarsi, oltre alle problematiche derivanti dall’autonomia, dal potenziamento e dalla chiamata diretta dei docenti, pure la debilitante ricerca dei supplenti temporanei. Quanto temporanei? Anche questo non è dato sapere, ma potrebbe accadere che, in corso d’anno, il solerte Ministero partorisca il topolino delle assegnazioni definitive provocando altro scompiglio negli alunni e nelle loro famiglie.
Ma che importa, tanto c’è un’altra gentile creatura renziana che ci invita a fare tanti bambini (belli, bianchi e caucasici, mi raccomando!) da dare in pasto a questa scuola schizofrenica.
Se poi siete genitori/insegnanti di Caserta ed avete ottenuto la cattedra l’una a Biella e l’altro a Pordenone, non siate così choosy: Renzi vi aveva promesso una cattedra, ma senza precisare dove. Non siete mica sua moglie!
Buona scuola e buon Fertility Day a tutti!
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