Accordo integrativo… ma quale accordo?
Apprendiamo con sdegno della firma dell’accordo integrativo territoriale cooperazione sociale nella provincia di Forlì-Cesena, sbandierata dalla CGIL. Sdegno perché l’accordo non contiene alcun miglioramento per i lavoratori, ma si limita a colmare un vuoto che persisteva già da troppo tempo.
Cento euro una tantum per coprire i tre anni di vuoto, tanto valgono i lavoratori. Dal prossimo anno, l’elemento retributivo territoriale verrà calcolato su nuovi criteri (viene da chiedersi quali).
Certa è invece la flessibilità di orario che si pretende dai lavoratori con la banca ore (si lavora di più quando il padrone lo richiede e si sta a casa quando il lavoro scarseggia), in modo da venire costantemente incontro alle necessità padronali di profitto.
Altro punto assolutamente discriminatorio e intollerabile è la tabella nero su bianco del costo del lavoro per le stazioni appaltanti.
Non ci meraviglia affatto che i presidenti di Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena e AGCI siano soddisfatti dell’accordo, dato che per loro sarà più facile individuare l’offerta più economica e vantaggiosa per il proprio portafoglio (http://www.legacoopromagna.it/firmato-il-contratto-integrativo-territoriale-delle-cooperative-sociali-di-forli-cesena/)
E CGIL, CISL e UIL? Si limitano a “rammaricarsi” perché all’interno di questo accordo non potrà più essere garantito il mantenimento della normativa sul licenziamento illegittimo antecedente l’entrata in vigore del Jobs Act per i lavoratori nei passaggi di appalto.
Come Partito Comunista dei Lavoratori abbiamo partecipato a diverse lotte operaie davanti a sedi di Legacoop, con in ballo il licenziamento di diversi lavoratori. Questo “accordo” porterà con sé maggiore incertezza e sfruttamento, grazie anche alle leggi del governo Renzi e dell’uomo delle cooperative, il ministro Poletti.
Rivendichiamo quindi l’abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi che hanno di fatto smantellato i diritti dei lavoratori con il silenzio assenso dei sindacati, nel quadro di una mobilitazione di massa che riporti al centro della scena politica la classe operaia e degli sfruttati.
Basta accordi al ribasso! Basta erodere i diritti!
Cellula Operaia PCL Romagna
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