SUI FATTI DI RIMINI: SOLO LA MOBILITAZIONE POPOLARE, NON GLI APPELLI ALLE ISTITUZIONI E NEMMENO LA MAGISTRATURA, PUÒ SCONFIGGERE IL FASCISMO.
Non è la prima volta che come Partito Comunista dei Lavoratori ci esprimiamo a favore di un fronte ampio contro il fascismo: un fronte che coinvolga tutte le forze di movimento e di partito dichiaratamente anticapitaliste.
In tempi non sospetti a tutte le forze politiche e di movimento, come anche ad Anpi, abbiamo chiesto il rilancio del coordinamento antifascista: coordinamento che è nato e continua la sua attività. Noi del PCL siamo una delle forze aderenti, come tante altre forze politiche e di movimento.
Rigettiamo ogni azione che non abbia un chiaro e dichiarato progetto politico: quindi non sarà nemmeno la messa fuori legge delle organizzazioni fasciste a chiudere tutti i conti con il fascismo.
Abbiamo sempre ribadito che il fascismo troverà sempre un canale di diffusione: il fascismo non si abbatte per vie legali, proprio come il capitalismo, il fascismo non è un dogma o una sigla, ma il cane da guardia del capitalismo. Ma siamo i primi a difendere tutte le lotte progressive e le conquiste parziali “democratiche”, coscienti che per attrarre le simpatie e l’appoggio della maggioranza, che oramai non sa distinguere più tra fascismo e antifascismo anzi, punta a criminalizzare questa contrapposizione come uno scontro tra opposti estremismi, ci vorrà solo un forte progetto politico.
Il movimento antifascista o punta ad avere l’appoggio popolare, oppure rimarrà relegato ad un dogma che piano piano sarà emarginato anche da chi dice che tra “la sinistra e la destra” non c’è differenza.
Questo movimento però ora dovrà difendersi da ulteriori ritorsioni fasciste: sarà necessario istituire dei gruppi antifascisti di autodifesa. Tutta la destra, come la stessa FN, si rende protagonista di parate notturne per la legalità: ora è arrivato il momento che anche gli antifascisti si difendano da altre aggressioni e provocazioni.
Allo stesso modo dobbiamo combattere il nemico sul suo stesso campo: proponiamo che il coordinamento antifascista si renda protagonista anche di una raccolta alimentare che non badi alla nazionalità. Non prima gli italiani. Difendiamo gli interessi dei proletari, siano essi italiani o migranti non importa.
Il PCL, da organizzazione marxista rivoluzionaria, contrasta ogni azione individuale e ribadisce a tutte le sinistre e ai singoli compagni e compagne la necessità di lottare contro il fascismo, sviluppando una campagna di propaganda davanti ai posti di lavoro, di studio ed ai mercati popolari. Perchè solo la mobilitazione popolare, non gli appelli alle istituzioni e nemmeno la magistratura, può sconfiggere il fascismo.
Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione Romagna – Forlì Cesena Rimini Ravenna