RIPARTIRE DALLO SCIOPERO GENERALE PER UNA GRANDE MOBILITAZIONE A DIFESA DEL LAVORO
I sindacati di base nella giornata di oggi hanno indetto uno sciopero generale di tutte le categorie contro il Jobs Act, per la libertà di associazione sindacale e il diritto di sciopero, per il rilancio della contrattazione collettiva nazionale, per l’aumento delle retribuzioni, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per la libertà di circolazione delle persone, contro la guerra in Libia. Queste sono le ragioni che hanno originato questa giornata di mobilitazione.
Noi del Partito Comunista dei Lavoratori abbiamo accolto l’appello, come nessun’altra forza politica ha fatto, al fin di rafforzare il fronte della protesta.
Ma questa protesta non significa solo “NO!”.
A chi dice che il Jobs Act ha portato “nuovo lavoro”, noi rispondiamo con i dati, che non sono così incoraggianti. Incoraggianti sono invece i profitti dei padroni che possono impiegare manodopera giovane e desindacalizzata a basso costo, con un bonus fiscale di migliaia di euro regalato dallo Stato a chi assume con il Jobs Act. Assunzioni “interessate”, dato che sono crollate con la fine dei bonus fiscali. E per chi protesta è facile il licenziamento senza giusta causa.
A chi dice che “il lavoro non c’è”, noi rispondiamo che il lavoro c’è, e tanto. Come mai le stesse aziende che chiudono in Italia poi vanno a sfruttare manodopera a basso costo all’estero (est Europa o Asia)? Renzi e Grillo affermano che il lavoro non c’è: allora ci devono spiegare come mai le fabbriche che licenziano poi obbligano chi rimane ad un aumento degli orari di lavoro, degli straordinari e del ritmo di produzione…
IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI DA SEMPRE PROPONE DI RIDISTRIBUIRE IL LAVORO A PARITA’ DI SALARIO PREVEDENDO LA RIDUZIONE PROGRESSIVA DELL’ORARIO DI LAVORO.
CREARE NUOVE OPPORTUNITA’ DI LAVORO CON UN GRANDE RILANCIO DELLE OPERE PUBBLICHE NECESSARIE PER LA SOCIETÀ: RISTRUTTURAZIONE DELLE RETI IDRICHE, MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, RISTRUTTURAZIONE DELLE ABITAZIONI E DEGLI EDIFICI PUBBLICI CON CRITERI ANTISISMICI (COME LE SCUOLE). NO AD OPERE INUTILI COME LA TAV O IL PONTE SULLO STRETTO!
MANCANO I SOLDI? NON È VERO. PRENDIAMOLI DALLE BANCHE, DALLA CHIESA: ESPROPRIAMO CHI HA GENERATO LA CRISI. ABOLIAMO IL FISCAL COMPACT, BASTA SOLDI SPESI PER LE GUERRE: DIROTTIAMOLI SULLE OPERE NECESSARIE ALLA COLLETTIVITÀ!
Il Partito Comunista dei Lavoratori, in ogni occasione, rilancia la necessità di organizzare la società su basi nuove, per una società senza sfruttamento e senza padroni, che produca il necessario per tutti.
IL CAPITALISMO HA FALLITO. SOLO LA RIVOLUZIONE CAMBIA LE COSE.