L’Italia agli italiani?

salvini-insulto-dunque-sono-1di Masaniello

“L’Italia agli italiani!”. È questa la frase con la quale i partiti di estrema destra cercano di recuperare consensi, ma la loro misera propaganda fatta di luoghi comuni e attacchi al più povero senza mai attaccare i poteri forti risulta poco credibile.

È assai vergognosa la tolleranza e spesso l’appoggio che questa gentaglia riceve dalle forze dell’ordine, subito pronte a manganellare un corteo di studenti, lavoratori , chi ha perso la casa o chi semplicemente difende il territorio come i no tav. Come se fosse reato il comunismo e non il fascismo. Frequenti sono gli agguati dei militanti di forza nuova e casa pound, eppure questi riescono sempre a non pagare per le proprie malefatte.
Ma la violenza fisica in realtà è poca cosa rispetto alla violenza verbale che giornalmente siamo costretti a subire nelle tv di stato.

Come un cazzotto in pieno volto ogni giorno siamo costretti a vedere Salvini, sì proprio Salvini che dice “l’Italia agli italiani”. Proprio Salvini che è a capo di un partito che già nel nome invoca la divisione dell’Italia e degli italiani. Proprio quella Lega Nord che fino a ieri voleva la Padania libera, il federalismo padano, urlava contro “Roma ladrona” e chiedeva una bella linea che dividesse l’ineffabile concetto geografico di “Padania” dal Sud, palla al piede e cancro del paese.

Salvini che si allea con i fascisti del terzo millennio di Casa Pound in quel mostro elettorale che è Sovranità, che per la sete di potere e il desiderio di espandersi nei meccanismi della società riesce miracolosamente a tenere insieme secessionisti brianzoli e nostalgici dell’autarchia nazionale e del saluto romano. Su quali basi? Il razzismo più becero e la lotta contro gli strati più sfruttati della società, al fianco dei capitalisti.

Il concetto di “Italia agli italiani” in bocca a Salvini ha lo stesso effetto di Marchionne in tuta a lavorare sulla catena di montaggio.

Tutti sembrano dimenticare che nell’ultimo ventennio la Lega Nord è stata assiduamente al governo con svariati ministri con poteri decisionali. E i rivoluzionari padani ci hanno lasciato la peggior legge sull’immigrazione che l’Europa ricordi, la famosa Bossi-Fini.

Il giornale “La Padania” che ha chiuso con un buco di 61 milioni di euro pagati da noi, il crack della banca leghista Credieuronord, lauree false, infiniti indagati e la vergognosa vicenda Bossi-Belsito sembravano aver dato il colpo finale ad un partito razzista e xenofobo. Eppure, stando ai sondaggi attuali, la Lega Nord avrebbe il 14 % dei voti: tantissimi di questi provengono dal meridione, sì proprio quel meridione tanto vilipeso, sul cui oltraggio si basa la nascita  di questo partito.

Il filo conduttore di questi voti ha un solo comune denominatore: l’immigrazione. Grazie alla presenza di un “nemico comune”, la Lega Nord è resuscitata come Lazzaro e, colpita da un’improvvisa folgorazione, ha scoperto le potenzialità del Meridione. Un po’ come se noi ci accorgessimo che improvvisamente il nostro cane o gatto sia diventato capace di cucinare, parlare e pulire. Ovviamente i cani-elettori meridionali, da sempre bastonati, hanno abboccato per un piatto di lenticchie, credendo nel “ravvedimento” del capitano Salvini.

Non c’è peggior discriminatore del discriminato: gli elettori meridionali della Lega Nord (fa ridere anche solo a scriverlo) credono che sia venuto il momento del loro riscatto e poco importa se sotto sotto vengono ancora considerati inferiori.
Davanti al “pericolo immigrazione” dimenticano gli oltraggi ricevuti. I rospi che hanno dovuto ingoiare, il sistema per cui ancora oggi vedono le proprie città spopolarsi di giovani che emigrano per una parvenza di futuro.

Eppure niente, mai una ribellione, mai un’accusa al sistema Italia, anzi adesso si difende la nazione come ultimo baluardo della propria esistenza. Appoggiano Salvini come se questo li amasse per davvero, credendolo un messia e non un furbacchione opportunista che parla alla pancia della gente ma se ne frega altamente degli italiani e dei meridionali in particolare.

Si spera sempre che la gente ragioni con il cervello e non con la pancia, ma forse è proprio questo il motivo del proliferare di simili partiti costituzionalmente illegali. Degli italiani in realtà noi ci fidiamo poco visto i risultati. Siete così sicuri che gli italiani vogliano il bene degli italiani? Quali italiani poi? La vera divisione tra italiani non è quella tra Nord e Sud, ma tra chi sfrutta e chi è sfruttato. E Salvini, come tanti altri partiti populisti, si schiera apertamente dalla parte di chi sfrutta i lavoratori, siano essi immigrati in un campo di pomodori del sud, oppure operai/precari/giovani italiani in una fabbrichetta del nord.

Noi del PCL siamo invece dalla parte dei lavoratori e siamo convinti che siano loro a dover governare, indipendentemente dalla loro provenienza geografica. Solo con una rivoluzione si può rovesciare un sistema capitalistico che mette facce nuove a coprire gli orrori del passato.

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