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Fronte unico di lotta contro chi vuole riabilitare il fascismo

Quanto accaduto a Riccione in occasione del 25 Aprile va inserito in un contesto di generale riscrittura della storia: i liberatori diventano oppressori e i fascisti diventano le vittime.
Da quanto scritto dai giornali, anche la CGIL è stata presa di mira da questa ventata reazionaria, che non vuole vedere i simboli dell’antifascismo sventolare nelle piazze. Anche prima del 25 Aprile l’A.N.P.I. di Riccione è stata oggetto di un gravissimo affronto: la Sindaca Tosi ha preferito non coinvolgere l’associazione nell’organizzazione delle celebrazioni. Una straordinaria mancanza di rispetto nei confronti dei Partigiani che, con il loro sacrificio, hanno permesso oggi anche a politicanti come Tosi di diventare i portabandiera di inimitabili castronerie. L’anno passato anche la giunta di centro-destra di Bellaria-Igea Marina si è fatta carico di un altro grande atto di chiaro stampo a-fascista rimuovendo (a pochi giorni del 25 aprile 2014) il monumento alla Resistenza con la giustificazione che era in “stato di degrado”.
Noi del Partito Comunista dei Lavoratori, come nostra tradizione, rilanciamo il fronte unico antifascista e lottiamo a fianco di ANPI e CGIL contro chi vuole cancellare la memoria o ancora peggio, con l’inganno di una falsa memoria condivisa, riscriverla per riabilitare il fascismo.

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