di Peppone
La Croce Rossa Italiana, già al centro di numerose polemiche di varia natura e di vario ordine, dal buco nero nei bilanci allo sperpero di risorse pubbliche, è ormai divenuta una Associazione privata.
Privata per modo di dire, mentre le organizzazioni territoriali vengono privatizzate il comitato centrale e i suoi funzionari rimangono sotto la grande coperta pubblica. Roma ladrona? Il problema non si esaurisce qui.
A farne le spese, ovviamente, sono i dipendenti dell’ente, che come affermano numerose testate (1): “semplicemente allo scadere del contratto, precario, con rinnovo di mese in mese in quest’ultimo periodo, il dipendente non ha ricevuto più alcuna comunicazione, Silenzio TOTALE “
Non mancano anche neo-assunti provenienti da agenzie interinali, con contratti privati.
Ad aggravare la situazione, come se ce ne fosse bisogno, è un inchiesta della testata “Il Quotidiano di Bari” (2), che titola “Croce Rossa, il caso Calabria: Rocca radia i “nemici” ma tace sui conflitti d’interesse.”
Ovviamente sappiamo ciò che fa muovere le aziende private è il profitto, e che il patrimonio della CRI, ora in mano a privati, è stato pagato per buona parte dai contribuenti, e auspichiamo che questa situazione instabile non si evolva verso il solo interesse di pochi capitalisti.
Il PCL da sempre si oppone alla privatizzazione degli enti di interesse pubblico: un’associazione storica e fondamentale come la Croce Rossa deve rimanere sotto il controllo della collettività, e deve tutelare innanzitutto i propri lavoratori e i fruitori dei servizi offerti, opponendosi agli interessi dei terzi che vorrebbero trarne profitto.
1. http://www.kontrokultura.it/croce-rossa-licenzia-i-suoi-dipendenti-favore-contratti-privati/
2. http://bari.ilquotidianoitaliano.it/attualita/2015/04/news/croce-rossa-il-caso-calabria-roccaradia-
i-nemici-ma-tace-sui-conflitti-dinteresse-75574.html/
è anche opportuno sottolineare che, il lavoro iterinale usufruisce di contratti generalmente a breve scadenza , per pochi mesi e questo non consente ai lavoratori di fare l'esperienza necessaria allo svolgimento di mansioni delicate e importanti quali sono le attività nel settore sanitario , a discapito della qualità del servizio e quindi le consenguenze della privatizzazione si riflettono non solo economicamente , ma in termini di qualità del servizio erogato ai malati.