Giovani “socialisti”… macché “vecchi” social-traditori
I giovani “socialisti” nella loro assemblea “aperta” hanno dichiarato che “il termine omofobia è troppo abusato… Se significa avversione verso gli omosessuali, è omofobo anche chi è contro i diritti civili verso questa “categoria di persone”? Siamo per la libertà purché non istighi all’odio”.
Per noi del Partito Comunista dei Lavoratori non è così! È omofoba tutta la politica che, seppur a parole si sia sempre schierata a favore dei diritti civili del mondo LGBT, non ha mai fatto nulla, pur avendo le leve giuste del potere nelle mani. Gli stessi partiti che promuovono i registri comunali (PD ed alleati) sono 20 anni che straparlano in parlamento. C’è la ragione di un bilancio, per tutte le amministrazioni di centro-sinistra, baluardi dei diritti nei Comuni, ma traditori nei fatti anche nel parlamento romano.
I giovani “socialisti”, senza né arte né parte, esordirono, ad inizio mese, con un vigliacco “che si lasci fare”, riferito allo “stupro pacifico” delle sentinelle in piedi, in centro a Cesena.
Certo, si tratta di uno stupro silenzioso e pacifico quelle delle sentinelle in piedi! Con il loro vigliacco “lassez faire, laissez passer”, verrebbe da concludere “tanto il mondo è civilizzato”… Ma non è così.
Il Partito Comunista dei Lavoratori è per il pieno riconoscimento dell’amore e della totalità dei diritti per le persone LGBT, senza se e senza ma. Il tutto nella prospettiva di una grande rivoluzione che cancelli le classi sociali: solo così si potrà avere anche l’abolizione di ogni discriminazione di genere e orientamento sessuale, in quanto direttamente legata ad una questione di classe.
Le parole di Brecht non furono mai così profetiche, “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.”