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Il “piccolo mostro” contro l’Alluviocrazia

Di Rossosconclusionato

Papapovero ha assicurato gli alluvionati di Genova che pregherà per loro. Se ne deduce che da ora in avanti le probabilità di una nuova alluvione diminuiranno di molto. Comunque l’incazzatura dei genovesi rimarrà tale e quale, almeno fino a quando le cose non si saranno sistemate.

S’intende, che fra qualche mese ”chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato” e dell’alluvione di Genova, di Genova e dei relativi genovesi alluvionati non gliene fregherà niente a nessuno, fino alla prossima infradiciata… ovvio.

Perché c’è poco da fare se si pretende d’ingabbiare l’acqua, che notoriamente è un liquido, poi non bisogna stupirsi che quando ne vien’ giù tanta va dove gli pare, specialmente in una città come Genova stretta fra le montagne e il mare.

Ma queste sono cose arcinote, meno noti sono i responsabili di questo disastro visto che autorità politiche, (centrali e periferiche) enti preposti, magistratura ecc. si scaricano le colpe a vicenda.

Perché non sono stati fatti i lavori già previsti da anni? Per la “burocrazia” naturalmente: entità tentacolare anonima che risiede trasversalmente nei bui meandri dello Stato e che ormai tutti additano come responsabile di ogni italica iattura.

L’unica speranza ormai risiede nel ciarlatano di Firenze che dopo il mostro di Firenze è il fiorentino più famoso nel mondo degli ultimi cinquant’anni. Da ora in avanti lo chiameremo il “il piccolo mostro di Firenze“; se lo merita.

Ha detto che sono già pronti due miliardi da spendere subito per fare i lavori di messa in sicurezza dei quartieri a rischio di Genova.

In quanto agli appalti, poche storie, il primo che arriva prende tutto (dei suoi amici naturalmente). “La metto a posto io la burocrazia e non solo a Genova…. ma dappertutto” dice il piccolo mostro, e chi se ne frega del resto: l’importante è fare.

Insomma se uno vuole costruire o ampliare, perforare o sbancare, spianare o disboscare, lo deve fare senza bisogno di tanti permessi e controlli.

Basta carte da bollo, certificati antimafia, regole di sicurezza, nulla osta delle belle arti ecc. ecc. ecc.

Ce la sblocca lui l’Italia vedrete!
E finalmente le nostre città saranno piene di cantieri, con le gru che simili agli alberi di una foresta ingentiliranno i nostri tanto decantati panorami.

Morte all’alluviocrazia ….

Chi non apre un bel cantiere se lo prende nel sedere, chi si estranea dal cemento non gli fanno il ………monumento?

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