La truffa delle elezioni regionali in Emilia-Romagna
Oggi Michele Terra, candidato presidente della Regione per il PCL, ha tenuto una conferenza stampa per denunciare una legge elettorale regionale antidemocratica e con evidenti errori che la rendono nei fatti una beffa ai danni dei candidati e degli elettori.
Michele Terra ha dichiarato: “Siamo di fronte all’ennesima legge elettorale antidemocratica, fatta di sbarramenti e di premi di maggioranza. Malgrado le nostre richieste, rivolte alla Regione il primo settembre, non sappiamo con certezza quale sia la data per la validità delle firme da raccogliere per presentarsi; mancano ancora i fac-simile della modulistica e l’elenco della documentazione necessaria. Lo stesso numero di firme è enorme: tre volte quello indispensabile per la presentazione alla Camera dei Deputati.”
Terra ha continuato: “Come se non bastasse, manca ancora il decreto del presidente della Regione che indichi con certezza il numero dei candidati nelle circoscrizioni provinciali. Non solo. Siamo di fronte alla prima legge che prevede più candidati che consiglieri da eleggere. Per un “errore” – forse voluto, chissà – invece che 49 candidati consiglieri più un presidente ci troviamo di fronte a una normativa – fatta in fretta e votata da quasi tutti i partiti presenti in consiglio regionale – che prevede 51 candidati consiglieri più il presidente. E’ ovvio che il dato delle due circoscrizioni con troppi candidati vizia il risultato il finale. In un sistema semiproprozianale con preferenze è scontato che il numero di candidati influisca sul voto degli elettori.”
“Sarebbe una legge da impugnare davanti al Tar, ma oggi il Partito Comunista dei Lavoratori non ha migliaia di euro da investire in un procedimento legale. Mi auguro che qualcuno ci pensi”
Michele Terra ha concluso: “Siamo di fonte ad una regione ostaggio del Pd che non ha voluto legiferare negli anni scorsi perché avrebbe dovuto dichiarare ineleggibile Errani per lo scorso mandato. Ma questa legge è antidemocratica e nei fatti inapplicabile, salvo truffare candidati ed elettori. Forse qualcuno pensa che essendo scontata la vittoria del PD le vere elezioni siano le primarie del partito di Renzi.
La nostra è una battaglia per dare voce alle ragioni dei lavoratori e perché i diritti democratici siano garantiti per tutti e non solo per il Pd ed i partiti già rappresentati in Regione.”