Una rotonda per Karl Marx contro Comunione e Liberazione e contro il PD
Il Partito Comunista dei Lavoratori, a differenza di certa sinistra complice ed indifferente, contesta di principio la politica del Governo e del PD che non fa altro che continuare la privatizzazione dei servizi, precarizzare sempre di più il lavoro, finanziare la scuola confessionale e che oggi dedica una rotonda a Don Giussani.
La Compagnia delle Opere, e le cooperative collegate, sono un sostegno legalizzato allo sfruttamento senza principi del lavoro. Anche le fantomatiche “cooperative rosse”, vere e proprie imprese private, non hanno nulla a che vedere con il principio fondativo delle cooperative di inizio ‘900.
Triste ma prevedibile che la marcescenza del “Compromesso Storico”, o del “Secondo congresso di Salerno” che dir si voglia, emerga irrimediabilmente nel 2014 quando anche ex sindaci riminesi “comunisti” e “socialisti” (Zeno Zaffagnini, Massimo Conti, Marco Moretti, Giuseppe Chicchi) esprimono ”il debito di riconoscenza che la città ha nei confronti del sacerdote”: un debito (più economico che ideale) di riconoscenza per il tradimento degli ideali che il PCI ha metodicamente demolito, fino ad arrivare al “Bonaparte” Renzi, con i suoi ministri tanto giovani e rampanti quanto reazionari e conservatori, con atteggiamenti “moderni e rassicuranti”, ma con alle spalle la peggior cricca capitalista.
Tra pochi anni forse ci troveremo a intitolare rotonde a Don Inzoli o meglio “Don Mercedes” (condannato in secondo grado per abuso su minori) e ai tanti altri come lui, appartenenti al braccio spirituale del capitalismo.
La comunanza di intenti tra PD e CL dimostra che il compromesso storico continua: tutti questi individui, compresi il PD e suoi alleati, sono dalla parte degli sfruttatori.