Prime riflessione sulle elezioni
di Eugenio Gemmo
Il Partito Democratico balza, sulla spinta di Renzi, al 40%, Grillo prende un duro schiaffo elettorale, guadagnando solamente il 21%, schienata micidiale per Berlusconi. Forza Italia si ferma intorno al 15%.
Buon risultato, ahimè, per la xenofoba Lega che si aggira intorno al 6%, sembra anche superare il quorum la socialdemocrazia pura della lista Tsipras.
Oltre a riflettere come Renzi ha potuto piegare tutti sondaggi che lo davano intorno al 30%, (Gladstone aveva ragione sulle statistiche 1)? La domanda è: nei giorni e nelle settimane che si sono susseguite in questa campagna elettore come ha fatto il M5S, (con il vento in poppa nelle fantomatica rete e nel web, sic!) a essere doppiato dal partito dei banchieri del PD? Ad un anno e mezzo dalle elezioni politiche il PD ha fatto, nonostante la sua macelleria sociale (estensione del precariato, sostegno alle politiche dei trattati europei, annunci di riforme reazionarie come la legge elettorale) un notevole passo in avanti, questo dato è particolarmente complesso. Soprattutto se letto in relazione al nuovo scenario politico, Renzi avrà una marcia in più e la sua traiettoria verso la politica padronale sarà più veloce.
Di fronte a Renzi, Grillo ha svolto una campagna molto dura urlando contro i partiti tradizionali, sindacati, corrotti di ogni genere e aveva annunciato un referendum sulla permanenza dell’Italia in Europa, spingendo sui criteri di abbandono del patto di stabilità europeo. Grillo ha accusato il governo di inerzia, sostenendo di aver impedito al Paese di cadere nella violenza (magari fosse accaduto, movimento di protesta da sinistra) incanalando la rabbia degli italiani dopo due anni di recessione. Tutto questo non è servito.
L’apprendista di Casaleggio si era detto fiducioso di battere il Pd e aveva chiesto lo scioglimento del parlamento e le elezioni anticipate se il suo movimento avesse ottenuto un punto in più rispetto al partito dei Banchieri…PD, ora il M5S è entrato in uno stato comatoso…
QUALI SONO GLI EFFETTI DEL VOTO
Avremo un Renzi più forte, rapido. Da qui all’estate premerà sull’acceleratore per produrre quelle contro riforme che in questo ultimo mese si sono arenate,causa campagna elettorale. Porterà nel semestre europeo la sua politica, ovvero povertà sociale, e ascolterà con meno attenzione (semmai ne avesse avuta) le parti sociali e i suoi alleati di governo. Il M5S entra in una crisi profonda, delusione e risentimento saranno i sentimenti predominanti di Grillo e Casaleggio. Naturalmente questa sconfitta aprirà nel movimento una nuova fase, i Grillini dovranno reinventarsi una svolta politica o sulla pratica istituzionale o in quella sociale se vorranno sopravvivere. Forza Italia e Berlusconi sono nella posizione peggiore, hanno pagato lo scotto della loro fascinazione verso Renzi (il quale gli ha mangiato voti) e si trovano a trattare con un’ipotesi di riforma elettorale (stando alle elezioni europee) altamente penalizzante per i fan di Dudù. Non è da escludere che Berlusconi faccia un passa indietro sull’accordo fatto con il segretario del PD.
La Lega, di nuovo “bossizzata” da Salvini, procederà con la sua politica fatta di propaganda xenofoba, di speculazione sul mantra “No Euro” parlando al ventre del paese nascondendo il vero problema sociale, le dinamiche di classe.
Sel e PRC con il relativo successo della lista Tsipras dovranno fare i conti con il loro risultato. Il superamento della soglia di sbarramento è un passo troppo grande per fare retromarcia… Nonostante le convulsioni interne questa lista dovrà darsi una struttura organizzativa, se vuole sopravvivere come apparato, cosa indispensabile per la loro politica…
Altro insegnamento da valutare in queste elezioni europee e che i problemi sociali sono altri rispetto a quello che molte organizzazione della sinistra pensano. Alle classi meno agiate non interessa parlare di euro sì o euro no, non sanno cosa sia realmente il fiscal compact, ma si occupano e preoccupano solo del tema sociale del lavoro, del salario. Renzi con la supercazzola degli 80 euro è riuscito ad intercettare parte del malessere sociale, ora sta noi dire che Renzi non solo non ha risolto il tema dell’occupazione, ma l’ha aggravato e premere perché si parli di questo e su questo ci si mobiliti.
1) Le menzogne, diceva il signor Gladstone, si dividono in piccole bugie, grandi bugie e statistiche