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Gioia, giubilo, vittoria, orgasmo… Tutti esultano per l’accordo Electrolux. Noi no!

Gioia, giubilo, vittoria, orgasmo
    Tutti esultano per l’accordo Electrolux.
Esultano i capi sindacali, che tanto per loro va sempre bene. Esultano la stampa e le televisioni a reti unificate. Esultano Confindustria, le borse e la finanza. Esulta il “ciarlatano” Renzi, che con una mano dà ottanta e con l’altra toglie il doppio. Esultano tutti i partiti al servizio dei padroni.
NOI NO !
Perché con questo accordo i lavoratori pagheranno a caro prezzo il ricatto padronale e la complicità delle burocrazie confederali che per l’ennesima volta hanno illuso e tradito la lotta dei lavoratori!
Dicono che  il salario non verrà toccato… balle ! L’aumento della produttività diminuirà il salario relativo, mentre le  risorse finanziarie messe a disposizione dell’azienda incideranno sul salario indiretto, cioè sullo stato sociale (più soldi ai padroni meno servizi pubblici ai lavoratori).
Aumenteranno anche  i  ritmi  (si lavorerà di più per guadagnare meno). In pratica saranno i lavoratori a finanziare il proprio sfruttamento.
L’azienda ha chiesto 100 e porta a casa 80, come in ogni trattativa, i padroni hanno chiesto tanto per ottenere ciò che volevano! Volevano dare 4 schiaffi ai lavoratori e alla fine gliene hanno dati 3. È grottesco che il segretario FIOM Bulgarelli dichiari che questo è un risultato eccezionale.
Chiediamo ai lavoratori: quanti rospi siete disposti ad ingoiare prima di ribellarvi al padrone? Perché la prossima volta sarà ancora peggio, due anni passano in fretta e i padroni torneranno alla carica. A forza di meno peggio  sarà sempre peggio. 
Sappiamo che i lavoratori sanno che questo accordo fa schifo ma pensano che non vi siano alternative. Noi diciamo che l’alternativa c’è ma dipende dai lavoratori e non dai sindacati o dal governo; dipende dalla fiducia che i lavoratori ripongono in se stessi.
Noi proponiamo una mobilitazione per chiedere la nazionalizzazione del gruppo Electrolux, sotto il controllo dei lavoratori e senza risarcimento alla proprietà. Se un’azienda privata va avanti con risorse pubbliche, pubblica deve essere la sua proprietà. Basta con l’assistenzialismo pubblico ai profitti privati! È ora che la crisi la paghino coloro che l’hanno generata!
Perciò il nostro programma per le elezioni comunali prevede l’attuazione di due strumenti fondamentali per dare forza ai lavoratori:  una cassa pubblica di resistenza a copertura del salario perso negli scioperi e un coordinamento di tutte le realtà del lavoro dipendente del territorio che vogliono battersi contro i padroni.
LAVORATORI… UNIAMOCI NELLA  LOTTA !
PER FORLI’: COMUNE DEI LAVORATORI
IL 25 MAGGIO VOTATE PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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