Casapound Italia: squadrismo e frignate
In vista delle elezioni amministrative a Ceprano (FR) il Partito Comunista dei Lavoratori ha presentato una sua lista autonoma, candidando a sindaco il compagno Luigi Sorge, operaio della FIAT di Cassino.
Sappiamo bene quanto la provincia di Frosinone sia infestata dalla canaglia reazionaria fascista, e lo scopo della nostra presentazione è proprio quello di far udire una voce fuori dal coro che parli di condizioni di lavoro, di anticapitalismo e di rivoluzione. Una voce comunista e rivoluzionaria.
Il compagno Luigi Sorge, nel comunicato stampa che annunciava la nostra presenza, ha messo in chiaro i nostri propositi, che non sono a fini elettoralistici, ma di militanza proletaria e rivoluzionaria sul territorio.
Ovviamente, in una terra e in un Paese dove il populismo e il fascismo stanno prendendo pericolosamente piede, il nostro candidato ha messo in chiaro, senza troppi giri di parole, la nostra posizione nei confronti delle organizzazioni di estrema destra, Casapound nello specifico, considerando la loro partecipazione alle amministrative in quel di Ceprano.
Avendo messo in chiaro la loro natura fascista e xenofoba, e soprattutto antisemita, Sorge si è visto minacciare di querela da CPI, offesa dalle dichiarazione del nostro rappresentante territoriale e dirigente.
Ma di cosa si sentono diffamati? Per averli chiamati con gli aggettivi che meritano, fascisti, xenofobi e antisemiti?
Chi tentò di architettare a Napoli uno stupro ai danni di una giovane israelita?
Chi nel fiorentino intrecciò rapporti con Casseri, colui che profondamente razzista sparò a due ragazzi senegalesi uccidendoli?
Chi aggredì in dieci due nostri compagni a Firenze, nascondendosi poi dal corteo antifascista che attraversò le strade fiorentine in seguito all’aggressione?
Casapound Italia.
Cercano di nascondersi dietro l’immagine dei bravi figli della patria, rispettosi della nazione e delle sue tradizioni. In realtà le uniche tradizioni a cui sono affezionati sono quelle dello squadrismo, delle leggi razziali, dell’odio etnico. Riesumatori delle vergogne peggiori della nostra nazione.
Il proletariato punì molto duramente i fascisti in passato, appesi per i piedi come salami.
Rivendichiamo con orgoglio l’antifascismo di classe e militante e ci facciamo portatori, insieme a tutti gli antifascisti conseguenti, del retaggio storico e delle organizzazioni che a loro seppero dare il colpo di grazia, facendoci respirare liberamente.
Non crediamo nell’antifascismo di parata istituzionale, con il quale la borghesia sta distruggendo il valore della Resistenza al solo fine di privare le nuove generazioni proletarie dell’esempio forse più alto della lotta di classe italiana.
Abbiamo proposto e proponiamo la formazione di squadre di autodifesa, perché la lotta al fascismo o si pone su un terreno concreto o non è.
Distruggere il fascismo in quanto strumento della borghesia nella lotta di classe: su questo non faremo un passo indietro.
Casapound e compagnia squadrista sono avvisate.
Il PCL porterà ovunque il sue messaggio antifascista, dalle grandi città fino all’ultimo comune d’Italia. Combatteremo ovunque.