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Electrolux: volantino PCL

Se contate su Renzi avete già perso

Renzi è l’uomo di Confindustria e delle banche. Il nuovo garante della rapina ai danni dei lavoratori. Ha promesso una marea di milioni sotto forma di tagli fiscali agli industriali, che saranno i lavoratori a pagare con i tagli ai servizi (scuola pubblica e sanità). Bene che vada Renzi sgancerà una tangente ai padroni dell’Electrolux (le elezioni europee e comunali sono vicine) per farsi bello agli occhi degli operai; tanto mica la paga lui. È anche probabile (almeno nello stabilimento di Forlì) che i padroni Electrolux non si accontenteranno solo di regalie in denaro, ma chiederanno nuovi esuberi e magari maggiori carichi di lavoro. Negli altri stabilimenti del gruppo (in particolare Porcia) potrebbe andare anche peggio. Comunque tra un po’ è quasi sicuro che saremo da capo: Electrolux tornerà di nuovo alla carica.

Intanto i sindacati lanciano una sottoscrizione fondi per coprire le spese per il presidio ai cancelli dell’azienda. Bene! Ma la spesa più grossa per gli operai è il salario perduto con gli scioperi. Sono anni che noi proponiamo la creazione di una cassa di resistenza a copertura delle spese e del salario. Quando la proponemmo, anni fa, al segretario FIOM di Forlì M. Bulgarelli, ci rispose che non si poteva fare. Robe da pazzi! Naturalmente noi la riproponiamo. Ma la cassa di resistenza è un fondo organizzato permanente e non la carità, spesso insufficiente, fatta all’ultimo momento.

Bisogna capire che gli avversari degli operai sono i capitalisti: gli industriali, i banchieri e i politici al loro servizio come Renzi.Solo nel 2013 sono andati 30 miliardi di euro alle imprese private a scapito naturalmente delle finanze pubbliche, che per il 70 per cento sono finanziate dai salari.

Anche il sindaco di Forlì, Balzani, ha annusato le elezioni. Dopo anni di menefreghismo nei confronti degli operai, si è messo in mostra, per prendersi il merito di un altro accordo -bidone- fra gli schiavisti cinesi (padroni della Ferretti) e le burocrazie sindacali al servizio dei padroni. Forse ci proverà anche con l’Electrolux. Se si concluderà l’accordo tutti canteranno vittoria: governo, padroni e sindacati. I sindacati forse diranno che non si poteva fare di meglio ma i lavoratori non avranno motivi per essere soddisfatti. 

 
Chi non si ribella a un’ingiustizia, anche quando sembra il male minore, è condannato a vivere schiavo per sempre!


Bando alle illusioni!

Solo i lavoratori possono risolvere la crisi rivendicando la nazionalizzazione, sotto controllo operaio e senza indennizzo alla proprietà, dell’intero gruppo Electrolux.

Se un’azienda prende soldi pubblici, pubblica deve essere la sua proprietà!

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