Prosegue la raccolta firme per le dimissioni del consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Prossimi banchetti: sabato 25 gennaio in Piazza del Popolo a Ravenna e a Forlì ( data da definirsi )
Bisogna mandarli a casa non solo per cambiare classe politica ma per fermare le politiche classiste e antipopolari che la Regione porta avanti con un accordo fra tutte le forze politiche rappresentate in consiglio regionale; senza nessuna vera opposizione.
Il Partito Comunista dei Lavoratori ha presentato una petizione popolare su cui raccoglierà le firme dei cittadini dell’Emilia-Romagna per chiedere le dimissioni dell’Assemblea legislativa regionale dopo lo scandalo delle “spese pazze” dei consiglieri di tutti i partiti, dal Pd al Pdl passando per i 5 Stelle (i quali infatti nemmeno chiedono lo scioglimento del consiglio e le elezioni anticipiate come fa il PCL).
E’ una vergogna che politici che pretendono ed impongono sacrifici agli altri si permettano stipendi da 6.000 euro e si facciano rimborsare dalle casse pubbliche cene da 200 euro a coperto o l’euro per il bagno pubblico.
Devono andare a casa perché chi si fa rimborsare dalla Regione anche i regali di natale è moralmente inadatto a ricoprire qualunque incarico pubblico.
Ma prima di andarsene definitivamente questi consiglieri devono risarcire i cittadini: Sopprimere i finanziamenti ai gruppi consiliari così come sono stati fino ad oggi. Tagliare gli stipendi ed ogni altra indennità dei consiglieri regionali, parificandoli ad impiegati pubblici. Modificare il “porcellino” ovvero la legge elettorale.”
Si deve cambiare classe politica per fermare le politiche classiste ed antipopolari che la Regioneporta avanti. Difendendo i servizi sociali da ogni ipotesi di privatizzazione o smantellamento, in primo luogo fermando la riduzione dei posti letto negli ospedali dell’ Emilia-Romagna.
E soprattutto rilanciando politiche a favore dei lavoratori: col rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, la stabilizzazione dei precari e l’ aumento generalizzato dei salari reali.
PCL Forlì-Cesena e cellule di Ravenna e Rimini
PCL Emilia-Romagna