Rodotà e Landini, all’evento dello scorso 12 Ottobre “Costituzione la via maestra” hanno pubblicizzato anche un libro, “Forza Lavoro”, oggi presentato alla stampa. Rodotà ha anche detto che la ricetta “Landini”, come Emergency e Libera, sono vincenti … Credo che Gino Strada si batta perché finiscano le guerre, non perché continui ad essere necessario il suo aiuto. “Libera”, invece, gestisce i beni sottratti alla mafia creando meravigliosi progetti, ma la mafia è sempre più forte…..
Landini e la sua tattica hanno fatto chiudere tantissime fabbriche, tant’è che i lavoratori (anche grazie a Grillo) non è che non hanno più fiducia in uno o l’altro sindacalista, ma addirittura non credono nel sindacato in quanto tale, cioè nell’organizzazione collettiva dei lavoratori. La linea reale delle burocrazie sindacali negli ultimi decenni, infatti, non ha fatto altro che portare i lavoratori alla divisione e alla debolezza, destinata alla sconfitta, nella lotta contro i padroni: i sindacati, più che al servizio dei lavoratori, sembra vogliano lavorare al servizio della Confindustria e della classe padronale! La Fiom potrà aver vinto una battaglia in Fiat, ma ha perso la guerra. Sul territorio, poi, le ricette di contrattazione con il padrone hanno fatto il resto: fabbrica chiusa, operai a casa senza colpo ferire.
Direi che il corteo del 12 Ottobre, con migliaia di persone presenti, collegato ad una bella pubblicità mediatica, possa aver fatto lievitare le possibili vendite del libro, considerando il fatto che Landini e Rodotà, prima del 12 Ottobre, erano personaggi stracotti e finiti. Poi se è necessario pontificare un soggetto solo per ricostruire una “sinistra unita purchessia”, fortemente riformista, non comunista, la ricetta è quella giusta.
Chi si avviterà attorno a questa proposta, uscirà clamorosamente sconfitto non tanto elettoralmente ma nei fatti, perché il capitalismo non ti permette di ridurre le diseguaglianze, non ti permette di renderlo umano, perché ogni diritto conquistato con la lotta verrà sistematicamente attaccato e, possibilmente, cancellato (vedi articolo 18) . Affidarsi ad un costituzionalista, un prete, un sindacalista non è la scelta giusta. Infatti stiamo subendo sulla nostra pelle la precarietà (legge Treu governo Prodi) e le “guerra di pace” (sdoganate dal governo D’Alema e rifinanziate dal governo Prodi con voti di fiducia che venivano anche da tutta la sinistra in Parlamento…) . I governi più di sinistra della storia parlamentare italiana hanno fatto il gioco dei padroni e dell’imperialismo: guerra e precarietà.
Solo i Comunisti possono assolvere il compito di guidare i lavoratori verso la fine della divisione della società in classi attraverso la Rivoluzione Socialista e il Governo dei Lavoratori.
Non esistono scorciatoie. Ripetere l’errore fatto con i governi Prodi, e quindi gestire la presente crisi non farà altro che affondare definitivamente la sinistra ed i relativi partiti “comunisti”.
Consiglio vivamente a Rodotà di tingersi i capelli, ed a Landini di farsi biondo, per poter assomigliare meglio ai protagonisti della Concordia. La Rivoluzione non passa dalle aule parlamentari: Allende lo capì troppo tardi.