Prete : diffiderò di te
In piazza san Giovanni, tra le tante personalità riformiste intervenute sul palco della manifestazione “Costituzione, la via maestra” ha parlato anche Don Luigi Ciotti.
Diciamo che l’omeliasi è incentrata sull’affermazione che “la costituzione è stata tradita”: tutte le volte che ripeteva questo anatema, iniziava con l’esporre un nuovo concetto, una nuova problematica ma che effettivamente non veniva affrontata analiticamente, apportando reali alternative o programmi da seguire (il caos regna sovrano… dunque?) .
Inoltre afferma che “ la politica è al servizio del bene comune “ : questa è la solita illusione catto-comunista e pertanto riformista, tipica della sinistra italiana.
La politica oggi è serva dell’economia: la vera classe dirigente sono gli industriali ed i banchieri, non di certo Renzi, Bersani, Bossi, Grillo. Ma Berlusconi, Agnelli, Marchionne…
Nei paesi europei più “civili” dove la corruzione è inferiore che in Italia, non esiste una superiore giustizia sociale, e non è detto che non ci sia lo stesso una crisi etica , morale e politica!
Necessario è mettersi sullo stesso piano del tuo nemico: la lotta anticapitalista contro la classe dirigente deve essere tanto dura quanto violento è l’affondo dei vari Marchionne, finanzieri e banchieri sulla vita di miliardi di uomini.
Dopodiché Ciotti parla degli F35. Non da un giudizio negativo sulla Tav e le grandi opere (rivelando appieno la sua natura riformista e non anticapitalista). Si dichiara contro i campi di detenzione provvisoria, indicando come responsabile delle recenti morti di immigrati africani solo la legge Bossi-Fini, senza però nominare la legge Turco-Napolitano che aprì la strada allo schifo e alle tragedie che la cronaca di questi giorni ci riporta.
Non è così! L’industriale, il banchiere, il manager segue il suo interesse, e se non lo fa, “buono” o “cattivo”, soccombe nello scontro tra capitalisti! Dunque è portato a servire solo ed esclusivamente l’interesse suo e della sua categoria, della sua classe sociale.
Quindi i preti non potranno mai dire: lavoratori unitevi per ottenere i vostri diritti e per difendere i vostri interessi. Lui non lo farà mai: forse con giri di parole o con discorsi come questo riscuoterà applausi, e ingannerà tutti quelli che in lui vedono l’alternativa. Ecco l’errore! I lavoratori non devono vedere in un uomo solo l’alternativa, ma devono vedere il futuro in sé stessi, nella loro classe sociale .
Ciotti poi divaga sui recenti fatti di cronaca che hanno visto una madre ed un pensionato rubare in un supermercato , a causa della loro condizione di povertà , affermando che a questi fatti bisogna rispondere dicendo “PORCA MISERIA E MISERIA LADRA!”.
Le cose sono due: o non sapeva cosa dire, o vede nel gesto dei due protagonisti, nonostante la loro precaria condizione economica, un atto grave, illegale, da condannare (ma da un promotore della legalità, che aspettarsi?).
Il finale di questa omelia ovviamente non poteva che smascherare le intenzioni di Ciotti: quando ormai tutti hanno dimenticato, o non hanno capito il contenuto del discorso, incita gli auditori ad essere eretici (1)spiegandoci la radice greca della parola che significa “scelta”. Ciotti conclude dicendo “abbiate un giudizio autonomo, di non cedere alle malattie spirituali di oggi :il cinismo e l’ indifferenza… diffidate da chi ha capito tutto.” Mancava solo l’appello alle offerte per la ristrutturazione della chiesa , l’orario delle confessioni e del rosario, poi la messa è ben servita.
Quindi caro prete diffideremo anche di te!
(1) I cattolici hanno sempre considerato il comunismo come un’ eresia e il marxismo come un sottoprodotto del cristianesimo ed è quindi significativo e del tutto logico che Don Ciotti vi si sia appellato.
Spostare il problema dall’economia, dalla realtà dei rapporti di produzione, verso una lettura del tutto spirituale dei rapporti fra gli uomini è tipico di una cultura politica che ignora ,saltando di pari passo l’illuminismo, il valore scientifico del marxismo per attingere a tradizioni millenaristiche medioevali.
E’ il vecchio armamentario del solito inutile e fuorviante cattocomunismo…..Inutile quanto duro da sradicare.