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UNA “NUOVA MAGGIORANZA”
PER CONTINUARE LA VECCHIA RAPINA
Il frodatore fiscale Berlusconi ha subito un colpo? Bene. Ma il governo è rimasto lo stesso. La “nuova maggioranza” si regge su Comunione e Liberazione (Formigoni), su provocatori anti operai come Sacconi, su cattolici reazionari come Giovanardi.
Sarebbe questo il “progresso politico” che il PD rivendica?
Si esalta la ritrovata stabilità. Ma la stabilità che Letta e Alfano rivendicano è solo quella della rapina contro il lavoro. É un caso che il primo voto di fiducia al governo sia stato quello di Borsa e Confindustria?
La verità è che banchieri e industriali brindano alla “nuova maggioranza”. Che utilizzerà la stessa sconfitta di Berlusconi per rafforzare l’offensiva contro i lavoratori. Letta ha già annunciato nuove svendite del patrimonio pubblico, a favore del pagamento del debito ai banchieri usurai e di nuove detassazioni per i padroni, e politiche per l’aumento della competitività, legasi aumento dello sfruttamento dei lavoratori. PD e Napolitano sono solo i garanti del capitale finanziario.
Eppure le sinistre politiche e sindacali restano immobili (o complici). I vertici della CGIL hanno usato la crisi politica per stringere un patto con Confindustria e coprire il PD. SEL per stringere un patto col populista confindustriale Renzi, amico di Marchionne e Briatore, e prenotare ministeri in un suo futuro governo.Il risultato? Milioni di lavoratori sono allo sbando sotto i colpi dei loro avversari, e il progetto di Grillo e Casaleggio, pur essendo contro i lavoratori (vedi detassazioni dei profitti, licenziamento dei pubblici dipendenti, abolizione del sindacato), avrà più spazio per ingannare molti di loro.
Occorre una svolta. É necessario che tutte le organizzazioni del movimento operaio facciano fronte unico contro il padronato e il suo governo. Che si avanzi un programma di lotta unificante per l’intera classe lavoratrice e la popolazione povera. Che si organizzi finalmente una mobilitazione vera, tanto radicale quanto lo sono i padroni, a cominciare dallo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 18 ottobre ( a cui aderisce anche la sinistra CGIL),e dalla manifestazione nazionale prevista a Roma per sabato 19. Che ci si batta per un alternativa dei lavoratori. Che è anticapitalista o non è. Il PCL è l’unico partito che si batte, in ogni lotta, per questa prospettiva di rivoluzione.
Aderite – venerdì 18 ottobre- allo sciopero generale dei sindacati di base (USB, CUB, COBAS): due cortei nazionali; a Roma il principale (USB e COBAS), a Milano un secondo (CUB).
Per un aumento generalizzato dei salari! contro la precarietà! per distribuire il lavoro che c’è, con la diminuzione dell’orario di lavoro a parità di salario! Per l’esproprio e la nazionalizzazione, sotto controllo operaio, delle imprese che chiudono, licenziano, inquinano o violano i diritti dei lavoratori !
Manifestate a Roma- sabato 19 ottobre- nel corteo nazionale dei movimenti sociali: Contro le grandi opere inutili! Perchè i soldi pubblici siano investiti, nella qualità ambientale, nella scuola e nella sanità pubbliche, con un grande piano di investimenti sotto controllo popolare , che dia lavoro a giovani e disoccupati !
PER LA REPUBBLICA DEILAVORATORI
CONTRO LA DITTATURA DEGLIINDUSTRIALI E DEI BANCHIERI:
VIA IL GOVERNO LETTA ALFANO !
NESSUNA ILLUSIONE IN RENZI O GRILLO !