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Intervista al dirigente trotskista greco accusato dai nazisti di Alba Dorata.

realizzata da Wladek Flakin e pubblicata il 19 luglio 2013 su www.klassegegenklasse.org

(31 Luglio 2013)
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Intervista a Savas Michael-Matsas, 66 anni, militante trotskista greco e dirigente del Partito Operaio Rivoluzionario (EEK), denunciato dal partito fascista Alba Dorata. Savas dovrà presentarsi in tribunale, visto che la parola d’ordine “distruggiamo il fascismo” è stata considerata come istigazione alla violenza.

Devi presentarti davanti al tribunale il 3 settembre, insieme all’ex Rettore del Politecnico di Atene. Stai affrontando accuse di diffamazione ed istigazione alla violenza, in seguito ad una denuncia fatta dal partito nazista Alba Dorata. Da cosa nascono queste accuse?

All’inizio del 2009, in seguito alla grande sollevazione dei giovani greci del dicembre 2008, il governo di destra, con l’aiuto dei nazisti di Alba Dorata, scatenò dei pogrom nei quartieri di immigrati. Prima di questi fatti la sinistra greca organizzò mobilitazioni antifasciste, alle quali la nostra organizzazione partecipò.
Alba Dorata fece una denuncia legale contro tutti i partiti di sinistra, inclusi il KKE, Syriza, Antarysa e anche l’EEK, così come contro associazioni di immigrati e attivisti indipendenti.
La denuncia fu ripresa nel 2012 dal governo di destra di Samaras, e la polizia iniziò gli interrogatori a coloro i quali erano citati in giudizio. Nel giugno 2013, su ottanta accusati rimanemmo in due: Konstantinos Moutzouris, l’ex Rettore del Politecnico di Atene, ed io.

Di cosa ti si accusa?………………..

L’accusa si basa su un appello del nostro partito in occasione delle mobilitazioni antifasciste del maggio del 2009. Secondo l’accusa, io, come segretario generale, sono responsabile di tutti i testi del partito, anche se non portano la mia firma.
Il fatto che io sia di origine ebraica peggiora le cose. Su internet si leggono slogan come “uccidete il ratto ebreo” che mi indicano come un agente della cospirazione ebraica mondiale che cerca di stabilire un “regime ebreo bolscevico” in Grecia.
Le accuse di diffamazione si riferiscono alla nostra condanna agli attachi fascisti contro gli immigrati. La parola d’ordine “distruggiamo il fascismo” viene considerata come incitazione alla violenza e l’appello alla partecipazione alle manifestazioni come “alterazione dell’ordine pubblico”.
Konstantinos Moutzouris è accusato di aver permesso che il portale di notizie indipendenti Indymedia operasse dal campus universitario.

Perché i fascisti hanno scelto questo attacco “legale”?

Come il Fronte Nazionale in Francia, i fascisti greci scelgono la strada legale per fornire allo Stato un pretesto per gli attacchi contro la sinistra. Ma questi attacchi “legali” sono sempre accompagnati ad attacchi fisici “illegali” contro la sinistra, contro le comunità di immigrati, così come contro le sinagoghe e i cimiteri ebraici.

Come ha potuto Alba Dorata crescere in quattro anni, passando dall’essere un gruppo minuscolo – quando venne fatta la denuncia – ad un partito con ventuno membri in parlamento?

L’ascesa di Alba Dorata è indissolubilmente legata alla distruzione del livello di vita della popolazione. Durante gli ultimi tre anni di applicazione delle misure draconiane di austerità imposte dalla Troika (Unione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale), milioni di persone, appartenenti specialmente alla classe media, sono state gettate nella disoccupazione e nell’impoverimento. Nel contesto di questa tragedia sociale, il sistema politico borghese, che regge il Paese da decenni, si è ritrovato completamente screditato. Una parte importante della popolazione ha votato per il partito di sinistra riformista Syriza, che è stato trasformato ufficialmente in opposizione, così come un’altra parte della popolazione ha fatto ricorso all’estrema destra.
I nazisti hanno legami con l’apparato repressivo dello Stato dai tempi della guerra civile greca degli anni ’40 e dal periodo della dittatura del 1967-1974. Ma queste connessioni si sono rafforzate in seguito alla rivolta giovanile del 2008. Grazie alla crisi attuale, i fascisti stanno ricevendo appoggio dallo Stato: sono protetti nonostante la prosecuzione dei loro crimini, mentre i pubblici ministeri sollevano imputazioni contro gli antifascisti. Non è una mera coincidenza che la metà della polizia nelle ultime elezioni abbia votato Alba Dorata.

Come può essere affrontato il pericolo fascista?

Abbiamo urgentemente bisogno di formare un fronte unico di tutte le organizzazioni della classe operaia, degli immigrati e della sinistra contro i nazisti. Il collasso dello stato sociale ha generato un vuoto che i nazisti, demagogicamente, intendono riempire con proposte come: “solo per i greci”. Per resistere a questo si devono creare reti di solidarietà sociale, così come si devono creare gruppi operai di autodifesa contro gli attacchi fascisti.
Ma soprattutto dobbiamo lottare per un’uscita socialista dalla crisi attuale, con un programma d’emergenza di misure contro la catastrofe sociale esistente. Dobbiamo rovesciare il governo capitalista dei servi della Troika, sospendere i pagamenti agli usurai del capitale internazionale e mettere fine alle misure di cannibalismo sociale. Abbiamo bisogno di un governo dei lavoratori, a partire da una lotta insieme ai lavoratori di tutta Europa contro la UE imperialista e per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa.

traduzione a cura del PCL Roma

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