Di Falaghiste
Il viscido Bersani dichiara che sosterrà un allentamento del patto di bilancio per le autonomie locali; e come, violando la Costituzione ? Eh si… perché il suo partito, insieme al PDL e a tutti gli altri partiti presenti in parlamento, hanno inserito in Costituzione il Fiscal Compact impegnando l’Italia a ridurre il debito pubblico, di un ventesimo all’anno, per arrivare al pareggio strutturale di bilancio. Poi, quando gli hanno chiesto se è d’accordo con Monti per eliminare lo statuto dei lavoratori, risponde che l’importante adesso è creare posti di lavoro; Che razza di gaglioffo!
Intanto il rigattiere di Arcore cresce nei sondaggi, dopo la scappata sulla restituzione dell’IMU.
Gli altri lo attaccano dicendo che non è possibile, anche tecnicamente, ma lui naturalmente se ne frega ! Come, del resto, ha fatto quando ha votato per l’IMU e per le porcate dei tagli alla sanità , alle pensioni e ai diritti dei lavoratori. Comunque potrebbe anche farlo per avere il consenso futuro degli italiani meno svegli. Tanto che problema c’è ? Li potrà prendere, i soldi intendo, tagliando ancora: scuola , sanità e pensioni e su questo anche gli altri partiti ( escluso noi )saranno sicuramente d’accordo.
Si allarga l’inchiesta sul MPS annunciando un coinvolgimento nelle ruberie del Vaticano.
Niente di nuovo sotto il sole, ma Napolitano e l’imperatore di Stars War ( Cioè, il Papa, che se ci fate caso, gli è fisicamente uguale ) si baciano in bocca, scambiandosi complimenti e auguri di buon proseguimento degli affari in comune. E tutti dicono che bisogna vigilare sul sistema bancario; ma siccome è come pretendere che un branco di lupi difenda il gregge, tutto rimarrà come prima. Di conseguenza le azioni crollano di valore e lo Spread punta verso l’alto; ma siccome la borsa cresce sempre con i tagli alle spese sociali, ebbene:” che la borsa crepi, con tutti i filistei!”.
E Grillo canta, sbraita, fa ridere, dice cazzate di buon senso e racconta storielle buffe per intrattenere le folle festanti a lui prone. Intanto Casaleggio, alle sue spalle, preventiva gli incassi futuri. Le analisi sul grillismo fioccano. Che sia populista non c’è dubbio, che sia di destra anche, che abbia capito la potenza della rete non è una novità e che cavalchi da Dio l’antipolitica è altrettanto chiaro, ma il vero segreto del suo pericoloso successo non sarà per caso: che fa ridere?. Un buffone al servizio della borghesia minore , che vuole liberare quella grossa dai cortigiani incapaci (i politici ) . Un gioco pericoloso però, dove ci si può rimettere la testa . Naturalmente ci auguriamo che accada; non sarebbe il primo del suo genere ad appoggiare il collo sullo zocco della mannaia.
Intanto Ingroia segna il passo. Si sta arrotolando sulla lotta alla criminalità e non riesce a trovare lo spunto per riemergere dall’anonimato, dopo un avvio splendente. Ma si sa, che le novità senza sostanza, nella macina della pubblicità elettorale, fanno presto a finire ai margini e la polemica con la Bocassini lo ha un po’ sputtanato. Del resto non è un politico di professione e può darsi che debba ricorrere ai consigli di qualche suo candidato, tipo Ferrero, che venendo da Rifondazione Comunista, in quanto a trovate elettorali, è di buona scuola ( Bertinotti docet ) a prescindere dalle sue scarse capacità oratorie e carismatiche.
Povera Italia! Dove vanno le tue genti ?